Quella "colpa" che la sinistra non perdona alla Meloni

Quella colpa che la sinistra non perdona alla Meloni
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il Giornale INTERNO

Paralizzati come le grandi città causa sciopero dei mezzi, i big della «sinistra al caviale» o gauche caviar per dirla alla francese, si risvegliano dalla batosta americana e sparano a zero su Giorgia Meloni per una battuta innocente sul grande tema delle disuguaglianze sociali: «Non mi sento bene ma sono comunque al lavoro», il suo sms spedito ieri a un giornalista, una punzecchiatura sul suo stato influenzale e sulla mancanza di tutele sindacali. (il Giornale)

Su altre testate

Continuano le polemiche tra la presidente del consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Partito democratico Elly Schlein sulla Manovra finanziaria e i sindacati. Le opposizioni replicano alle accuse della presidente del Consiglio rinfacciandole la sua amicizia con Elon Musk, imprenditore che ha un rapporto conflittuale con le sigle sindacali negli Usa. (QuiFinanza)

Messa in questi termini è un attacco a chi quei diritti lì ogni giorno li vede messi in discussione o addirittura non ce li ha perché precario», commenta Maurizio Landini rispondendo alla battuta da Budapest di Giorgia Meloni in cui diceva di lavorare nonostante l'influenza perché non ha tutele sindacali. (ilmattino.it)

“Sto male, ma non avendo particolari diritti sindacali sono a Budapest per il Consiglio europeo a fare il mio lavoro”. Meloni contro Schlein, lite sui diritti dei lavoratori (Virgilio Notizie)

Meloni: "Tutelo più io i lavoratori che la sinistra al caviale". Schlein perde la testa

AL CENTRO DELLE polemiche l’invito alla «rivolta sociale» lanciato martedì dal leader Cgil e la frase della premier che giovedì si è lamentata di dover essere al lavoro a Budapest nonostante la malattia perchè priva di diritti sindacali. (il manifesto)

So che questo governo quei diritti li difende molto meglio della sinistra al caviale». «L'ennesima polemica inutile... (Avvenire)

E a tavola, ogni giorno, c’è Olio Cuore, che mi aiuta a stare in forma». Pensasse di più all’Olio Cuore e meno a quello del Duce, Elly salterebbe le staccionate meglio di Nino Castelnuovo: «Per noi attori», diceva nella pubblicità, «l’allenamento è importante. (Liberoquotidiano.it)