Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: a Torino e provincia 15 reati al giorno
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Quindici denunce al giorno. Quindici storie che raccontano una quotidianità scandita da insulti, violenze, mortificazioni e umiliazioni. Quindici storie che hanno come teatro le mura domestiche, dove le vittime sono per la maggior parte donne e i figli spesso assistono spaventati e impotenti. È una fotografia che annichilisce quella che emerge dalle migliaia di pagine che compongono i fascicoli d’inchiesta delle Procure di Torino e Ivrea (Corriere della Sera)
Su altri giornali
Al grido «Che tremi ogni fascista, oggi Torino è transfemminista», nel giorno dedicato alla violenza contro le donne sono stati organizzati due cortei lanciati da «Non una di meno»: uno da San Salvario e un secondo da Aurora. (La Stampa)
Sono centinaia i figli dei femminicidi. Ragazzini e ragazzine che hanno perso la mamma perché un papà violento gliel’ha ammazzata sotto gli occhi o nella stanza accanto mentre il silenzio amplificava lo strazio e il buio della notte copriva la mano e la vergogna dipinta sulla faccia. (Liberoquotidiano.it)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Nel 2023, questi centri hanno accolto e supportato 3.912 donne, sole o con figli, registrando un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente a cui è corrisposto dal 2021 al 2023 un incremento di risorse di 789.170 euro pari al 29,72 per cento. (newsbiella.it)
"Il primo passo per cambiare tutto è chiedere aiuto". E' il manifesto realizzato da Chiara Pasquero, studentessa (La Repubblica)
“Il primo passo per cambiare tutto è chiedere aiuto”, recita il claim del manifesto, che ritrae cinque donne (tra cui una carabiniera) con sotto i numeri 112 e 1522. Il progetto vincente è stato quello di Chiara, studentessa al quarto anno del Cottini. (Torino Cronaca)
