Enel investe nei data center, non nel nucleare
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Enel, sotto la guida dell'amministratore delegato Flavio Cattaneo, ha annunciato un nuovo piano industriale che prevede la costituzione di una newco dedicata ai data center, con un focus iniziale su Italia e Spagna, e l'intenzione di espandersi in altri Paesi. Questo modello di business, definito da Cattaneo come "molto promettente", si inserisce in un settore in forte crescita, con soluzioni ottimizzate di connessione alla rete e offerte integrate di energia rinnovabile.
Nonostante i conti dell'azienda siano in buona salute e gli investimenti in aumento, grazie anche al meccanismo della Rab che permette di scaricare una parte dei costi sulla bolletta degli utenti, le bollette non diminuiranno a breve. La causa principale, secondo Cattaneo, è l'aumento della domanda di elettricità a fronte di una produzione stagnante. In Italia, infatti, esiste un problema strutturale che impedisce una riduzione dei costi per i consumatori.
Il nuovo piano strategico 2025-2027 prevede investimenti per 43 miliardi di euro, di cui oltre la metà destinati all'Italia. Di questi, 26 miliardi saranno investiti nelle reti, con un incremento del 40% rispetto al piano precedente, mentre 12 miliardi saranno destinati alle energie rinnovabili. L'obiettivo è aumentare la capacità di produzione di 12 gigawatt, con un mix tecnologico che prevede oltre il 70% di eolico onshore e tecnologie programmabili come idroelettrico e batterie. Questo permetterà di raggiungere una capacità totale di 76 gigawatt e incrementare del 15% la produzione rinnovabile entro il 2027.
Cattaneo ha sottolineato che i tempi per il nucleare sono ancora lunghi, motivo per cui Enel continuerà a puntare sulle energie rinnovabili.