Commissione Ue, Fitto vicepresidente. Occhiuto: “per l’Italia un ruolo chiave”
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“La maggioranza che sostiene la Commissione europea guidata da Ursula Von der Leyen ha votato ieri sera tutti i membri, compresi i vice presidenti, del nuovo esecutivo comunitario. Una bella notizia per l’Europa e per l’Italia, che avrà un ruolo chiave nel governo dell’Ue“. E’ quanto ha affermato Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia. “Sincere congratulazioni a Raffaele Fitto, ufficialmente vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega alla coesione e alle riforme. (StrettoWeb)
Su altri giornali
– “Under control” (tutto risolto), proclama la Presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola, uscendo dalla stanza dove è stato siglato l’accordo sulle vicepresidenze che valica i veti incrociati di popolari e socialisti e apre la strada al secondo mandato di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea dal prossimo 1° dicembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Un fragile patto europeista che arriva alla fine di uno scontro politico ben più ampio e articolato. E' una vittoria di Ursula Von Der Leyen che, dopo un empasse mai verificatosi prima, riesce a varare la Commissione europea atto secondo. (Tiscali Notizie)
Ok alle nomine di Fitto e Ribeira. Sono stati approvati i vicepresidenti (Secolo d'Italia)
Quando la realtà è imbarazzante, basta negarla. Il Partito socialista europeo ha appena spalancato le porte a quell’allargamento a destra della maggioranza, e probabilmente anche a un vero e proprio cambio della maggioranza, contro il quale aveva eretto barricate in luglio e che ancora la settimana scorsa definiva inaccettabile. (il manifesto)
Sono finalmente stati sbloccati, a Bruxelles, i via libera dei coordinatori politici delle commissioni europarlamentari competenti per le audizioni di conferma dell'italiano Raffaele Fitto e della spagnola Teresa Ribera, come vice presidenti esecutivi designati della nuova Commissione europea (Tiscali Notizie)
Ilaria Salis ora chiama la sinistra al posizionamento estremo. Non che sia una sorpresa, visti i trascorsi di Salis negli antagonisti e la procedura giudiziaria aperta contro di lei in Ungheria con l'accusa di aver partecipato all'aggressione di alcune persone solo perché si orientamento politico diverso. (il Giornale)