La svolta tedesca sulle spese a debito
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Con queste parole, il cancelliere in pectore della Cdu Friedrich Merz ha motivato il cambio delle norme costituzionali che sino a ieri impedivano ai governi tedeschi di finanziare spese a debito. Per investimenti al di sotto dell’1% i fondi vanno reperiti nelle pieghe di bilancio ma per impegni finanziari superiori si va a debito senza limiti. Il riarmo tedesco Il vincolo di bilancio non è stato abolito nella sua impostazione strutturale, si è solo derogato per far fronte alle spese della difesa. (L'Eco di Bergamo)
Ne parlano anche altre testate
Oscurata dalla telefonata tra Trump e Putin e dalla ripresa del genocidio a Gaza, è passata poco osservata la clamorosa svolta imposta alla Germania dal prossimo cancelliere, il democristiano – molto di destra – Friedrich Merz (Contropiano)
Sulla base di quel dogma il popolo greco venne letteralmente strangolato e una sorte appena migliore subirono le classi popolari e le infrastrutture dei cosiddetti PIGS, acronimo che raggruppava i paesi mediterranei accusati di sperperare le proprie risorse. (Pagine Esteri)
Il Parlamento tedesco ha approvato martedì una legge storica che sblocca un livello record di prestiti statali per la difesa e le infrastrutture, modificando le regole fiscali costituzionalmente sancite del Paese. (Euronews Italiano)
La Germania abbatte il totem del rigore di bilancio con un maxi-indebitamento da oltre mille miliardi di euro per finanziare difesa, infrastrutture e protezione del clima. (il Giornale)
E' quanto rappresenta il sì di ieri del Bundestag agli investimenti in difesa e infrastrutture, in deroga al freno al debito sancito dalla costituzione tedesca, secondo Monica Poggio, presidente di Ahk Italien, la Camera di commercio italo-germanica, intervistata da Adnkronos/Labitalia. (Adnkronos)
Merz ha presentato un gigantesco piano di investimenti del valore di 500 miliardi di euro che servirà a rilanciare l’economia tedesca in crisi, preda da due anni di una pesante recessione, ed a potenziare le Forze Armate di Berlino in una maniera mai vista prima, neppure al culmine della Guerra Fredda. (Ares Osservatorio Difesa)