Piperno: “Il carcere di Evin è un incubo, in sette chiuse nella cella senti le urla giorno e notte”
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Zagarolo – Duecentonove. È il braccio di Evin dove vengono rinchiusi gli oppositori politici. Alessia Piperno, travel planner romana e viaggiatrice per passione, ha trascorso lì un mese e mezzo. «Eravamo in sette in una cella di quattro metri per due. Da mangiare mi diedero pomodori marci e per scacciare la paura della morte contavo le lucine sul soffitto. Erano 628, accese tutto il giorno sulle … (la Repubblica)
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«Sono di nuovo in Iran, posto in cui volevo tornare: sono cambiate molte cose». Così Cecilia Sala in uno degli ultimi video registrati giorni prima dell’arresto. (Corriere TV)
Dal totalitarismo islamista liberticida e misogino, dalla notte teocratica in cui l’unico diritto è costituito dalla sharia e dall’arbitrio degli ayatollah. Cecilia Sala è prigioniera, purtroppo e dannazione, e #cecilialibera è un coro per una volta di una unanimità bella, auspicabile, necessaria. (Liberoquotidiano.it)
Secondo un recente rapporto dell'Istituto francese per le relazioni internazionali (Ifri) firmato dallo studioso Clement Therme, che esamina in particolare "il caso degli europei detenuti a Teheran", l'arresto arbitrario di cittadini stranieri o con doppia nazionalità ha origini lontane in Iran ed è riconducibile alla cosiddetta "diplomazia degli ostaggi" che in passato ha permesso alla Repubblica islamica, in un contesto di sanzioni economiche e isolamento diplomatico, di usare i prigionieri come leva per ottenere favori o la liberazione di iraniani detenuti all'estero. (Sky Tg24 )
"Stiamo lavorando per la liberazione di Cecilia Sala, evitiamo di fare strumentalizzazioni e fare polemiche. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, int… (L'HuffPost)
E ora Alessia rivive quel dramma: «A Cecilia Sala idealmente dico di tenere duro come ho fatto io per 45 giorni - dice -: nel carcere di Evin a noi stranieri fisicamente non torcono un capello,… La travel blogger Alessia Piperno è stata arrestata a Teheran il 28 settembre 2022, il giorno del suo trentesimo compleanno, e solo cinque giorni dopo è riuscita a telefonare ai suoi genitori a Roma. (La Stampa)
«Free Cecilia» è il titolo del sit in organizzato per domenica 29 dicembre alle 11.30 a Torino in piazza Castello a Torino davanti alla prefettura per chiedere la libertà immediata della giornalista Cecilia Sala arrestata nei giorni scorsi a Teheran e detenuta in carcere. (La Stampa)