L’iraniano arrestato in Italia rigetta le accuse: «Sono uno studioso non un terrorista»
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MILANO «Io sono un accademico, uno studioso: non sono certo un terrorista. Non capisco questo arresto, è incomprensibile. Sono stupito». Mohammad Abedini Najafabadi, fermato a Malpensa due settimane fa dalla Digos su mandato del Dipartimento di giustizia del Massachusetts, dalla sua cella nel carcere di Opera ribadisce la propria innocenza. Afferma di avere saputo del caso di Cecilia Sala guardando la televisione nel penitenziario, è in ansia per la moglie e i figli: «Sono molto preoccupato per la mia famiglia e dispiaciuto di trovarmi di fronte a un’accusa che mi qualifica come terrorista». (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri media
Secondo quanto apprende l'AdnKronos sono queste le parole di Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino iraniano arrestato a Malpensa il 19 dicembre scorso su richiesta degli Stati Uniti, durante un incontro che ha avuto questa mattina con il suo legale Alfredo de Francesco nel c… "Io sono un accademico, un uomo degli studi. (L'HuffPost)
In base a quanto riferisce il suo difensore nel corso del colloquio, durato alcune ore, non si è parlato del caso della giornalista Cecilia Sala, detenuta a Teheran dal 19 dicembre, ma Abedini lo avrebbe appreso dai notiziari tv in carcere. (Tuttosport)
A Cecilia Sala è riservato lo stesso trattamento delle prigioniere politiche che affollano le celle del carcere diventato il simbolo della repressione della Repubblica islamica. (RSI)
"Io sono un accademico, un uomo degli studi. Non sono un terrorista. (Virgilio)
L'udienza per gli arresti domiciliari per Abedini (Vanity Fair Italia)
Lo afferma il Dipartimento di giustizia del Massachussets in un documento inviato per via diplomatica alla Corte d’Appello di Milano, che nei prossimi giorni dovrà decidere sulla richiesta di detenzione domiciliare avanzata dal 38enne ingegnere svizzero-iraniano, arrestato a Malpensa il 16 dicembre scorso e attualmente detenuto nel carcere di Opera. (Il Fatto Quotidiano)