Da Venezia a Firenze, i blitz contro le keybox degli airbnb: «La forma più volgare dello sfruttamento della città»
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Venezia, Milano, Genova, Rimini. E Firenze. I residenti si ribellano contro l'invasione degli airbnb e contro le keybox. «Questa casa era la mia casa» è lo slogan mutuato dalle battaglie di Barcellona contro le locazioni turistiche brevi, mentre le keybox venivano incerottate nottetempo dai militanti dei comitati cittadini. Salviamo Firenze, da parte sua, ha colpito in via di Mezzo, via Fiesolana, via dei Pilastri, borgo Allegri, via dei Macci, via dell'Agnolo, via Ghibellina, piazza de Ciompi, borgo Albizi, via del Campuccio, via Camaldoli, via del Leone, via Santa Monaca, via dell'Ardiglione, via delle Caldaie, via Santa Monaca e via dei Serragli. (Corriere Fiorentino)
Se ne è parlato anche su altri giornali
1 Visualizzazioni Firenze, nuovo blitz contro le keybox: 'Rimozione ForXata' (055firenze)
A Rimini e Venezia, peraltro, si tratta di una prima volta. Nella notte tra il 27 e il 28 dicembre le “key box”, le cassette per le chiavi utilizzate nelle locazioni turistiche, sono state prese di mira contemporaneamente in cinque città: Firenze, Milano, Genova, Rimini e Venezia. (Il Fatto Quotidiano)
Dal primo gennaio 2025 entrano in vigore le nuove norme sugli affitti brevi. Ecco tutto ciò che cambia dal Cin (Codice identificativo nazionale, al ceck in da remoto passando per la nuova tassazione. Nell’ambito degli affitti brevi sono numerosi i tentativi di evasione fiscale e proprio per questo vi è stata una stretta con l’identificazione di nuove norme che dovrebbero rendere più difficile non dichiarare le entrate al Fisco. (Infoiva)
A un mese dalle prime proteste e dalla circolare del Viminale che ha sancito la sostanziale irregolarità dei diffusissimi check senza la verifica di persona degli ospiti i collettivi anti-Airbnb delle città si mobilitano di nuovo: nella notte tra il 27 e il 28 dicembre hanno impacchettato centinaia di cosiddette keybox con vari slogan. (La Repubblica Firenze.it)
A partire dal 1° gennaio gli immobili destinati all’affitto a breve termine dovranno obbligatoriamente esporre il cosiddetto Cin ovvero il Codice identificativo nazionale, chi non lo avrà richiesto o utilizzato sarà soggetto a sanzioni e rischierà multe fra gli 800 e gli 8.000 euro, per il negato possesso o utilizzo, e fra i 500 e i 5.000 euro, invece, per la mancata esposizione negli annunci o all’esterno. (Italia Oggi)
A partire dal 1° gennaio 2025, il Codice Identificativo Nazionale (CIN) diventerà obbligatorio per tutti i titolari di strutture ricettive e unità immobiliari destinate a locazioni brevi o finalità turistiche. (Fiscoetasse)