Affitti brevi, le novità: check in di persona, Cin obbligatorio, pulizie, denunce (anche per lo scambio casa), la guida
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Partiamo dal modello di distribuzione: per affittare per brevi periodi il proprio alloggio non si può non passare dai colossi come Airbnb e Booking.com anche se persistono piattaforme indipendenti come BedandBreakfast.it che cercano di emulare la pervasività nell’indicizzazione sui motori di ricerca come Google di questi grandi «Olta», On line travel agency. E dunque necessario sapere che per ogni transazione c’è una commissione che oscilla per i proprietari di abitazioni tra il 3 e il 10% che viene girata automaticamente a questi colossi. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
Si è concluso con soddisfazione l’incontro tenutosi tra le diverse associazioni di categoria e il Ministero dell’Interno, rappresentato dal Ministro Matteo Piantedosi e dal Capo della Polizia Vittorio Pisani. (Immobiliare.it)
Affitti brevi, affitti turistici, il nuovo anno porterà una rivoluzione con l’obbligo di un codice identificativo e vincoli più stringenti. Il tutto per arginare il fenomeno di massa che di fatto sta trasformando i centri storici di molte città turistiche in una sorta di grande albergo diffus o. (Italia Oggi)
I proprietari che nel centro storico di Firenze quest’anno sono passati dalla locazione turistica alla residenziale hanno tempo fino al 30 dicembre per chiedere il ristoro dell’Imu 2024. (Il Sole 24 ORE)
A ciò si aggiunge l’imminente scadenza per l’ottenimento del Cin, il Codice Identificativo Nazionale, di cui locatori e strutture ricettive devono dotarsi entro il 1° gennaio. Sono al vaglio diverse misure per contenere il problema, ma anche il Governo sta lavorando su questo tema: per esempio, continua il dibattito sulla recente circolare del Ministero dell’Interno, che ribadisce l’obbligo per i locatori del check-in in presenza, accompagnata da provvedimenti locali come la rimozione delle keybox. (QuiFinanza)
Affitti brevi, cambia qualcosa? Forse sì. Nel senso che oggi Confedilizia è andata al ministero dell’Interno per discutere con Matteo Piantedosi di quella folle circolare del capo della polizia che, usando la scusa delle sicurezza in vista del Giubileo, di fatto tagliava le gambe a chi mette a reddito il proprio immobile. (Nicola Porro)
La circolare del Viminale con la quale si impone una stretta ai check in on line ovvero al mancato contatto visivo per il riconoscimento degli ospiti da parte degli host non trova una linea di reazione comune tra i gestori dei b&b e delle case vacanza, per esempio di Bari. (La Gazzetta del Mezzogiorno)