Ucraina, Kiev lancia gli Storm Shadow: missili Gb contro la Russia
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(Adnkronos) – Dopo i missili americani Atacms, l’Ucraina lancia anche i missili britannici Storm Shadow contro la Russia. La nuova svolta nella guerra, in corso ormai da oltre 1000 giorni, viene svelata dal Times che cita fonti di Mosca. Le forze armate di Kiev avrebbero lanciato 12 missili a lungo raggio contro obiettivi nella regione che i reparti ucraini hanno invaso dall’inizio di agosto. Sui media russi sono comparse foto di frammenti di metallo con la scritta Storm Shadow, che sarebbero stati trovati dai residenti del villaggio di Marino. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
La notizia riportata su altri media
L’Ucraina si è impegnata a non utilizzare queste mine in aree densamente popolate, ha affermato un funzionario statunitense e utilizzare solo mine con una durata di attività limitata. L’ultima mossa dell’amministrazione uscente degli Stati Uniti tenta di rafforzare gli sforzi bellici di Kiev (prima che Donald Trump torni alla Casa Bianca il 20 gennaio), e rallentare le truppe russe che negli ultimi mesi hanno avanzato costantemente nell’est dell’Ucraina. (La Stampa)
"Kiev ha bisogno di cose che l'aiutino a rallentare" la Russia, "le hanno chieste e penso che sia una buona idea", ha detto Austin parlando con i giornalisti in Laos, secondo quanto riporta il New York Times. (Tiscali Notizie)
Scambio che dovrebbe avvenire a febbraio, qualche settimane dopo l'inaugurazione di Donald Trump. (Corriere della Sera)
“Il presidente Putin ha ripetutamente e coerentemente dichiarato la sua disponibilità al contatto e ai negoziati ma nessuno scenario di congelamento del conflitto in Ucraina ci andrebbe bene”, lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass, facendo riferimento a un articolo Reuters che dettaglia i punti su cui Putin potrebbe negoziare. (StrettoWeb)
Il portavoce del primo ministro Keir Starmer ha rifiutato di commentare. La notizia arriva il giorno dopo l'uso dei missili ATACMS USA da parte di Kiev in territorio russo. (Fanpage.it)
Alexander Dugin, filosofo ultranazionalista noto come il “cervello di Putin”, ha ribadito l’intransigenza della Russia sulla questione ucraina, affermando che il pieno controllo sull’Ucraina è una condizione non negoziabile per Mosca. (Agenparl)