22 arresti e 56 feriti nelle proteste a Belgrado, più di 300mila in piazza. Vucic pronto a nuove elezioni

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Potrebbero ergersi come esempio di proteste democratiche che funzionano quelle in atto in Serbia. Dopo la grande manifestazione di Belgrado, che ha visto riunirsi tra i 275 e i 325mila cittadini, il presidente Aleksandar Vucic si è detto pronto a sottoporsi a una verifica di legittimità, a indire nuove elezioni e ad accettare infine “il verdetto del popolo”. Più di 300mila in piazza a Belgrado 22 arresti nelle proteste in Serbia Il messaggio del presidente Vucic Più di 300mila in piazza a Belgrado “Tra le 275.000 e le 325.000 persone hanno partecipato al raduno, ma c’è la possibilità che il numero sia stato ancora più alto”. (Virgilio Notizie)

Ne parlano anche altre fonti

Centinaia di migliaia di manifestanti sono scesi di nuovo in piazza a Belgrado per protestare contro il governo di Vucic, accusato di corruzione. In Serbia le manifestazioni proseguono da mesi: sono iniziate dopo il crollo di una tettoia in cemento nella stazione di Novi Sad, nel nord del Paese, che nel novembre scorso ha ucciso 15 persone, e in molti hanno attribuito la colpa dell’incidente alla corruzione dilagante del governo, alla negligenza e al mancato rispetto delle norme di sicurezza delle costruzioni. (LAPRESSE)

Tra le 275.000 e le 325.000 persone hanno partecipato oggi alla manifestazione di protesta a Belgrado contro il governo serbo e il presidente Aleksandar Vucic, secondo l'organizzazione Arhiv javnih skupova (Archivio degli incontri pubblici), un gruppo indipendente formato da giornalisti e intellettuali specializzati da diversi anni nel conteggio delle manifestazioni. (Alto Adige)

Decine di migliaia di persone sono arrivate marciando da ogni parte della Serbia, per raggiungere Belgrado e dare inizio alla manifestazione che ieri ha fatto la storia del Paese. (Il Fatto Quotidiano)

Aleksandar Vucic pronto a nuove elezioni o referendum sulla sua legittimità

Migliaia di manifestanti a Belgrado si disperdono all'improvviso, mettendosi le mani sulle orecchie e fuggendo disorientate. Secondo i testimoni, il silenzio è stato interrotto da un suono acuto e potente, il cosiddetto "cannone sonoro", un'arma non letale che emette onde sonore per disperdere la folla. (Il Giornale d'Italia)

Non è servito a nulla cancellare le corse dei mezzi pubblici, il centro di Belgrado è stato ugualmente invaso da più di centomila manifestanti, scesi in piazza per protestare contro il presidente Aleksandar Vucic e il suo governo. (il Giornale)

Il presidente serbo Aleksandar Vucic si è detto pronto, nel giro di tre, quattro o cinque mesi a sottoporsi a una prova di legittimità, andando incontro alle opposizioni e affrontando nuove elezioni o un referendum sulla sua persona. (QUOTIDIANO NAZIONALE)