Siria, una donna a capo dell'ufficio per gli affari femminili
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Il nuovo governo siriano creato dal gruppo islamista Hayat Tahrir al Sham (Hts) ha annunciato la creazione di un ufficio per gli affari femminali alla cui guida è stata nominata Aisha Al Debs,... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Se ne è parlato anche su altre testate
“Vogliamo democrazia, non uno Stato religioso”, urlava la folla in protesta nei confronti della coalizione degli islamisti radicali che hanno parte del controllo del territorio. (Ultima Voce)
Consiglieri comunali di Minoranza di Grottaferrata “Consiglio Comunale del 19 dicembre 2024: Bilancio di Previsione 2025 non troppo partecipato” Comunicazione gruppo di minoranza Andreotti (La Torre Oggi)
Grandi manifestazioni si sono registrate specialmente a Damasco e Latakia (ex-roccaforte del baathismo), aventi come rivendicazioni il pluralismo politico, uno stato laico, inclusivo e non settario e, soprattutto, i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere. (Contropiano)
Su un altro c’è scritto: “Libertà di stampa”. Piazza Omayyadi si riempie di nuovo, ma è un popolo diverso da quello che l’animava subito dopo la liberazione. (la Repubblica)
Si tratta di Aisha al-Dibs, che è la prima funzionaria donna di alto livello selezionata nel governo del dopo Assad. La nuova amministrazione provvisoria di al-Jolani in Siria ha nominato capo dell’ufficio per gli affari delle donne una donna. (Il Fatto Quotidiano)
«Vogliamo la democrazia , non uno Stato religioso », "La religione appartiene a Dio e la nazione a tutti", "Siria, uno Stato libero e laico", hanno scandito i manifestanti, riuniti nell’emblematica piazza degli Omayyadi nel centro di Damasco. (Gazzetta del Sud)