Edi Rama: “Nessun migrante potrà uscire dalle strutture. Ciò che accade dentro non ci riguarda”
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«I centri per migranti in Albania non riguardano il nostro governo. Ci preoccuperemo solo se saremo coinvolti dall’Italia e quando ci sarà motivo per preoccuparsi». Edi Rama, il primo ministro albanese che sogna l’adesione alla Ue, è tranquillo. È stato lui a stringere con Giorgia Meloni il patto per la mega struttura di trattenimento e rimpatrio dei migranti fuori dai confini italiani. E ora sta… (la Repubblica)
Su altre fonti
Dalla prossima settimana secondo quanto annunciato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi inizieremo ad assistere alla deportazione di migranti verso i centri di accoglienza preparati in Albania, che come promette lui stesso “sono analoghi a quelli fatti sul territorio nazionale, sono di trattenimento leggero. (Agenparl)
E il pericolo per l’esecutivo non è solo di ritrovarsi vuoti quei centri che costeranno quasi un miliardo in cinque anni,… Il primo viaggio della nave di migranti attraverso lo Ionio e l’Adriatico potrebbe rivelarsi un flop. (la Repubblica)
Operazione imponente - dal costo di circa 600 milioni di euro in cinque anni - pronta a partire con cinque mesi di ritardo sulla tabella di marcia e tornata in queste ore al centro dello scontro politico. (ilmessaggero.it)
Shengjin, Albania – Nei bagni della trattoria Meloni risuonano le note di Nino D’Angelo, “Celebrità”: “Mammà tu nun ‘o ssaie, no, nun o può sapè”. Alle pareti un terribile campionario di irriverenti fotomontaggi trash che ritraggono tutti i grandi della Terra, compreso papa Francesco, seduti sulla tazza. (la Repubblica)
«Prima — spiega il presidente Francesco Micela — Palermo… Dalla sua sezione del tribunale di Palermo sono passati i casi dei migranti trattenuti nel centro che il Viminale qualche mese fa ha aperto in fretta e furia a Porto Empedocle. (la Repubblica)
Il via arriverà questa settimana, secondo quanto dichiarato oggi dal ministro degli interni Matteo Piantedosi: «Contiamo di partire già dalla prossima settimana, poi speriamo di no: perché significherebbe non aver bisogno di portare lì delle persone. (Corriere della Sera)