Conti correnti, chi ha l’accesso e come funzionano i controlli: dal Fisco alle banche

Conti correnti, chi ha l’accesso e come funzionano i controlli: dal Fisco alle banche
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Sky Tg24 INTERNO

Introduzione Le normative vigenti permettono sia all’Agenzia delle Entrate che agli istituti di credito di consultare le informazioni contenute nei conti correnti. Per il Fisco tali verifiche permettono di accertare la veridicità dei dati in sede di dichiarazione dei redditi, ma il contribuente è tenuto a dare spiegazioni valide anche sui movimenti di denaro che avvengono sul proprio conto, come ha stabilito di recente la Corte di Cassazione (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri giornali

“L’ho fatto da solo, non ho mai divulgato quelle informazioni e non ne ho fatto copia”. Così si era giustificato Vincenzo Coviello, il bancario indagato per il caso dei conti spiati tra cui quello della premier Giorgia Meloni, con i vertici della Banca Intesa Sanpaolo durante il procedimento disciplinare che lo portò al licenziamento. (Il Fatto Quotidiano)

E ancora i governatori Michele Emiliano (Puglia) e Luca Zaia (Veneto), il procuratore di Trani Renato Nitti e il capo della Dna Giovanni Melillo, entrambi pugliesi. La premier Giorgia Meloni, la sorella Arianna, i ministri Crosetto e Santanchè, il vicepresidente esecutivo in pectore della Commissione Ue Raffaele Fitto, il presidente del Senato Ignazio La Russa. (Corriere della Sera)

Intesa Sanpaolo, la privacy e i conti spiati. Cosa prevede la direttiva Gdpr Circa 7mila accessi su 3.500 soggetti, in 679 filiali per oltre due anni. (Start Magazine)

Anche la Egonu e Totti tra i nomi dei vip spiati per due anni da un dipendente di banca (Repubblica)

Oggi tutti cascano dal pero per la notizia dei conti correnti spiati da un impiegato di banca. Nessuno ricorda che, lo scrivente circa quindi anni fa dalle pagine de L’Opinione allertava i cittadini circa il pericolo della digitalizzazione. (L'Opinione delle Libertà)

L'impiegato di Intesa Sanpaolo Vincenzo Coviello, «verosimilmente in concorso e previo concerto con persona/e da identificare» (mandante e destinatario delle informazioni riservate), ha compiuto accessi informatici abusivi «ai dati finanziari di istituzioni poste a fondamento della Repubblica e loro familiari e/o collaboratori, al fine di procurare a sé e/o ad altri, attraverso la consultazione di quei dati, notizie che, nell'interesse della sicurezza dello Stato o, comunque, nell'interesse politico, interno o internazionale dello Stato, dovevano rimanere segrete». (ilmessaggero.it)

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