Autonomia, Nordio: “La sentenza della Corte eliminerà il referendum”. Schlein: “Non ci fermeremo”
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«La nostra battaglia contro l'Autonomia differenziata non si fermerà. Non bastano le modifiche. Chiediamo che sia abrogata la legge sulla quale abbiamo raccolto le firme necessarie per il referendum». Parola di Elly Schlein, che da Milano rivendica la giustezza della causa portata avanti delle opposizioni. E così, nel primo giorno di silenzio elettorale per le regionali in Emilia Romagna e Umbria… (La Stampa)
Ne parlano anche altre testate
PALERMO (ITALPRESS) – “Parliamo dell’autonomia differenziata? Si, ma vede io qui sono alle prese con cose più importanti. Così, in una intervista a Il Messaggero, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, secondo cui la sentenza della Consulta che ha definito illegittime alcune disposizioni all’interno della riforma Calderoli “non è una vittoria di qualcuno” o “la sconfitta di qualcun altro” ma è solo un “percorso” da compiere. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
"Ora farò tesoro degli indirizzi della sentenza" della Consulta e "una volta che travaso quelle richieste nella legge, le opposizioni taceranno e mi auguro taceranno per sempre". Così Roberto Calderoli ad un incontro sull'autonomia a Brescia con il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana. (Adnkronos)
Adesso il Parlamento dovrà rivedere la legge Calderoli , poi la rivedrà la Cassazione. E ancora: «Si tratta di una sentenza più che equilibrata, che condivido. (Il Sole 24 ORE)
"Sono state presentate un centinaio di eccezioni su 43 commi e ne hanno accettate 7. Abbiamo trovato la strada per una perfetta coincidenza della Costituzione. (Adnkronos)
"Una sentenza che condivido e che dovrebbe eliminare la possibilità del referendum". Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, all’indomani della parziale bocciatura da parte della Corte Costituzionale della legge sull’autonomia differenziata. (Adnkronos)
“Sono tutti sollevati” dalla decisione della Corte costituzionale sull’autonomia “anche il presidente del Consiglio ed esponenti della maggioranza di governo, dall’aver fermato un disegno che avrebbe demolito l’unità nazionale”. (Il Sole 24 ORE)