Belluno, hotel rifiuta clienti israeliani: "Responsabili genocidio"
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Foto dall'archivio È il messaggio inviato da una struttura ricettiva a Selva di Cadore a due turisti che avevano prenotato tramite piattaforma online Scoppia la polemica a Belluno, dove un hotel avrebbe rifiutato alcuni ospiti israeliani. “Vi informiamo che gli israeliani, responsabili di genocidio, non sono i benvenuti nella nostra struttura. Quindi se vorrete cancellare la prenotazione, anche gratuitamente, ve ne saremmo grati”. (LAPRESSE)
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Respinti dall’albergo, in quanto ebrei. Ricevendo una risposta agghiacciante: «Buongiorno, vi informiamo che gli israeliani … (La Sentinella del Canavese)
Foto sullo sfondo da Wikipedia di Piero Tasso La denuncia arriva dal sito ufficiale della Comunità ebraica di Milano: il messaggio è stato inviato su Booking.com dallo staff di un albergo a Selva di Cadore a un gruppo di turisti israeliani che stavano prenotando un soggiorno per trascorrere le vacanze sulle Dolomiti. (il Dolomiti)
Un messaggio che fa scalpore. "Il popolo israeliano, in quanto responsabile di genocidio, non è ospite gradito tra i clienti della nostra stuttura". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
In un recente e controverso episodio accaduto nel cuore del panorama montano delle Dolomiti, una struttura alberghiera ha negato l’ospitalità a una coppia israeliana, invocando motivazioni che hanno immediatamente destato scalpore e indignazione. (Nicola Porro)
Pertanto, qualora vogliate cancellare la vostra prenotazione, sarete felici di farlo, e altrettanto lo saremo noi di offrirvi una cancellazione gratuita”: non ha usato metafore Patrik Ongaro, titolare dell’omonimo Garni a Selva di Cadore che sulla piattaforma Booking, in inglese, ha invitato alcuni clienti israeliani ha disdire la prenotazione che avevano perfezionato per trascorrere qualche giorno di vacanza all’ombra del Pelmo. (ilgazzettino.it)
SELVA DI CADORE Episodio di discriminazione: il titolare dell’Hotel Garni Ongaro rifiuta la prenotazione a un gruppo di turisti israeliani, accusandoli di “genocidio”. Il messaggio, inviato attraverso la piattaforma di prenotazione, ha provocato forti reazioni, compresa l’intervento del console israeliano a Roma e la condanna dell’associazione degli albergatori locali. (Radio Più)