Come hanno votato i partiti sulla nuova Commissione europea
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I gruppi collocati agli estremi del Parlamento europeo hanno espresso invece voto contrario. Tra questi ci sono il gruppo “Europa delle Nazioni Sovrane” ( Europe of Sovereign Nations, ESN), di cui fa parte il partito di estrema destra Alternative für Deutschland, e i “Patrioti per l’Europa” ( Patriots for Europe , PfE), a cui aderiscono tra gli altri la Lega di Matteo Salvini, il Rassemblement National della francese Marine Le Pen e Fidesz dell’ungherese Viktor Orbán (Pagella Politica)
Su altri giornali
– “La maggioranza che ha sostenuto Ursula von der Leyen sono gli stessi 9 voti della scorsa volta, non vedo perché fare una lettura molto critica di questa maggioranza. Certo, ci sono state dentro i gruppi politici delle questioni nazionali che hanno influenzato il voto, ma abbiamo una Commissione europea solida che parte con voti importanti”. (Agenzia askanews)
Inoltre, è il risultato peggiore se si confronta con gli altri voti di fiducia per le precedenti Commissioni europee, da quella di Jacques Santer nel 1995 (417 voti favorevoli su 626 seggi totali), a quelle di Romano Prodi nel 1999 (510 su 626), di José Manuel Barroso nel 2004 (478 su 732), ancora di Barroso nel 2010 (488 su 736), di Jean-Claude Juncker nel 2014 (423 su 751) e della stessa von der Leyen nel 2019 (461 su 748). (Corriere della Sera)
L'ex ministra della Difesa tedesca era stata una delle principali artefici e sostenitrici del Green Deal Europeo. Cosa ci si può aspettare, dunque, per il futuro e il proseguimento delle iniziative strategiche che hanno lo scopo di portare il vecchio Continente verso la neutralità climatica e la transizione verde? La maggioranza minima del von der Leyen bis Il primo dato da tenere in considerazione se pensiamo al futuro del Green Deal, è che Ursula von der Leyen è stata rieletta con una maggioranza molto risicata, anzi minima. (QuiFinanza)