Pogacar "Paragone con Merckx bello ma voglio scrivere mia storia"

Pogacar Paragone con Merckx bello ma voglio scrivere mia storia
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Tiscali SPORT

"Se ho pensato di fare pure la Vuelta? Sì ma la priorità era il Mondiale" TRENTO (ITALPRESS) - Un'intervista-evento per un corridore-evento, capace di vincere nello stesso anno due classiche monumento (Liegi-Bastogne-Liegi e Lombardia), il Giro d'Italia, il Tour de France e il Mondiale. Tadej Pogacar è il protagonista della giornata di chiusura del Festival dello Sport di Trento e inizia il suo racconto con una riflessione sulla sua annata: "Credo che i paragoni con Merckx siano belli e gratificanti, ma non mi piace paragonarmi agli altri e voglio creare la mia storia personale. (Tiscali)

Su altre testate

Mi piace dire che voglio seguire la mia strada, vivere il momento e non guardare al passato e preoccuparmi della storia". "Qualsiasi paragone con i grandi del ciclismo è bello ma non mi piace confrontarmi agli altri e poi non so molto della storia dell'epoca perché non ero neanche nato. (Il Mattino di Padova)

A margine delle domande relative a Il Lombardia 2024, ultimo grande obiettivo di una straordinaria stagione, lo sloveno non si è tirato indietro nel rispondere ad alcune domande legate al suo 2024, al suo dominio di questa stagione e ai sospetti che i risultati da lui raggiunti negli ultimi mesi hanno fatto nascere in alcuni appassionati e addetti ai lavori. (SpazioCiclismo)

E poi l’ultimo capolavoro del suo 2024 d’oro, il quarto Lombardia consecutivo conquistato domenica scorsa, come Fausto Coppi, il Campionissimo. Anche se lui non li ama. (Corriere della Sera)

Pogacar al Festival di Trento: «Sogno il tris Giro-Tour-Vuelta: ai ragazzi dico "io sono arrivato anche ultimo"»

Atteso quanto merita, atteso il giusto. Ieri c’è stato il Lombardia. (il Giornale)

Ottantotto vittorie in carriera con tre Tour de France, un Giro d'Italia, due Liegi, un Fiandre, quattro Lombardia e un mondiale. Anatomia di Tadej Pogacar, sloveno di Komenda e di stanza a Montecarlo, 26 anni compiuti lo scorso 21 settembre, fenomeno assoluto del ciclismo mondiale da quattro stagioni. (il Giornale)

TRENTO. “Il pensiero di correre in un anno Giro, Tour e Vuelta c’è stato, ma c’erano le olimpiadi e poi l’obiettivo del 2024 era la maglia arcobaleno”, e ancora ai bambini che chiedono il segreto per essere un campione: “Le sconfitte fanno parte del percorso, da ragazzo ho perso molte corse, ma se ci credi davvero e ti alleni la vittoria poi arriva”. (l'Adige)