Lombardi, amico di Trump, racconta l'incontro di Mar-a-Lago: "Tra Giorgia e Donald c'è sintonia personale"
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Giorgio Guido Lombardi, consigliere e amico di lunga data di Donald Trump, racconta al Secolo d’Italia i dettagli del recente incontro tra il leader americano e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, avvenuto nella cornice esclusiva di Mar-a-Lago. Una visita che non solo rafforza i legami personali tra i due leader, ma che apre nuove prospettive per una collaborazione strategica tra Italia e Stati Uniti (Secolo d'Italia)
Su altre testate
Ormai appare alquanto evidente: Giorgia Meloni sarà il nuovo punto di riferimento di Washington in Europa. (Nicola Porro)
Sullo sfondo i dazi alla Nato, ma soprattutto il caso Cecilia Sala, che vede la giornalista rinchiusa nel carcere iraniano. A differenza dei compagni di partito, per il senatore dem la missione della premier sullo scacchiere atlantico non è da condannare. (Liberoquotidiano.it)
Se qualcuno aveva immaginato un cipiglio di autonomia politica nel viaggio lampo di Meloni da Trump rimarrà deluso, anche perché la sostanza profonda di quel viaggio non sembra essere stata la liberazione della giornalista Cecilia Sala sequestrata in Iran, tutt’al più l’occasione, nonostante la versione interessata arrivata da Mar-a- Lago di una presunta “aggressività” rappresentata dalla premier italiana sulla grave vicenda. (il manifesto)
La visita della prima ministra italiana a Mar a Lago ha sancito l’ordine simbolico di sudditanza e le modalità di contrattazione che vigeranno nel mondo secondo Trump 2.0. (il manifesto)
Da spendere in Europa quando servirà - sui dazi, le spese Nato, le trattative per la guerra in Ucraina - ma anche in casa con gli alleati che cercano l’investitura trumpiana: leggasi Matteo Salvini. Un blitz per sparigliare le carte. (ilmattino.it)
Sono cose non certo particolarmente eleganti. Ma a quanto pare la politica contemporanea ha messo da parte l’eleganza da tempo". (QUOTIDIANO NAZIONALE)