Ue, Salvini: "Totale fiducia in Meloni, sinistra divisa e nervosa"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Tiscali Notizie INTERNO

"Mi sembra che a sinistra siano un po' divisi e nervosi. Detto questo mi pagano per risolvere i problemi e unire i territori. Abbiamo totale fiducia in Giorgia (Meloni) e nel governo. Quello che è certo è che, se fino a ieri ci hanno detto che non potevamo fare neanche 10 euro di debito per investire nella sanità, nelle scuole e nelle strade, adesso che qualcuno si svegli e mi dica che possiamo spendere 800 miliardi per comprare armi è qualcosa che non mi convincerà mai": lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a margine dell'inaugurazione del Ponte dell'industria a Roma (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altri media

(Alexander Jakhnagiev) (il Giornale)

Lo ha detto il ministro per le Infrastrutture e i trasporti Matteo Salvini a margine dell'inaugurazione del Ponte dell'Industria a Roma. L'esercito europeo oggi, a guida franco-tedesca, cosa fa, va in guerra? Sono d'accordo sull'aiutare l'Europa a difendersi, ma oggi che garanzia avremmo". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

«Il dibattito su Ventotene - aggiunge - lo lascerei agli storici, ma di sicuro i padri fondatori non pensavano ad un'Europa che si riarma». (Corriere TV)

Certo i padri fondatori non pensavano all’Europa che si riarma. I padri fondatori hanno creato la comunità europea per evitare nuove guerre, non per fomentare nuove guerre”. (Agenzia askanews)

Il vice-premier Matteo Salvini si è detto contrario all'idea di un esercito europeo, che invece piace al ministro degli Esteri e vicepremier forzista Antonio Tajani: "L'esercito europeo oggi a guida franco-tedesca che fa va in guerra? No, sono d'accordo ad aiutare l'Europa a difendersi, ma oggi che garanzie avremmo?", ha detto il leader della Lega, a margine dell'inaugurazione del ponte dell'industria a Roma (il Dolomiti)

“La maggioranza è compatta sul fatto che l'Italia deve lavorare per la pace. Mentre a Bruxelles c'è qualcuno che sta lavorando per sabotare la pace e per alimentare la guerra, parlando di 800 miliardi di armi che sono l'ultima delle cose utili su cui investire in questo momento in Italia”. (Il Sole 24 ORE)