“Sparati centinaia di lacrimogeni, anche ad altezza uomo”: la video-denuncia dei No Tav sullo sgombero in Valsusa

“Sparati centinaia di lacrimogeni, anche ad altezza uomo”: la video-denuncia dei No Tav sullo sgombero in Valsusa
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Questa notte sono stati sparati centinaia di lacrimogeni. La maggior parte di questi ad altezza uomo”. È questa la denuncia lanciata dal movimento No Tav dopo che, nella notte tra domenica e lunedì, la polizia ha sgomberato il presidio di San Giuliano, in Valsusa. Come si vede nel filmato diffuso da notav.info, nelle operazioni di sgombero sono stati effettuati diversi lanci di lacrimogeni con parabola ad altezza d’uomo. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

Circa 150 attivisti hanno piazzato delle barricate per bloccare le strade di accesso e poi hanno incendiato le cataste di legno, prima di iniziare un fitto lancio di sassi e razzi contro la polizia, che ha risposto con i lacrimogeni. (Corriere TV)

La seconda edizione della “Camminata del Perugino” domenica 20 ottobre partirà dal Duomo di Città della Pieve alle ore 7:30 e interesserà nel suo tracciato antichi borghi, boschi, oliveti e vigne. Previste quattro soste, ciascuna con un punto di ristoro e con la possibilità di interrompere la camminata e di tornare a Città della Pieve grazie a un comodo servizio navetta. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Leggi tutta la notizia Lo scontro tra No Tav e polizia è avvenuto a San Giuliano , dove gli attivisti dell'area antagonista e No Tav, circa 150, hanno cercato di... (Virgilio)

No TAV, la polizia sgombera lo storico presidio di San Giuliano

Al loro arrivo, le forze dell'ordine hanno trovato le strade d'accesso chiuse dalle barricate innalzate dagli attivisti. Subito dopo sono iniziati i lanci di sassi e bombe carta contro la polizia, che ha risposto sparando gas lacrimogeni. (La Repubblica)

Notte di tregenda, nelle prime ore di lunedì 7 ottobre, nella frazione di San Giuliano. Alle 2.30 circa è scattata l’operazione di sgombero, del presidio No Tav, situato nel prato di proprietà di 1054 persone, quasi tutte appartenenti al movimento che si oppone al progetto dell’alta velocità ferroviaria. (lavalsusa.it)

Si tratta di un progetto di portata enorme, dall’estensione pari a quella di circa 80 campi da calcio. Il presidio si trovava infatti su di un terreno soggetto ad esproprio, in quanto dovrebbe sorgervi la stazione internazionale dell’Alta Velocità. (L'INDIPENDENTE)