Sgombero in Valsusa, tensione e scontri tra No Tav e polizia

- Nella notte tra domenica e lunedì, la Valsusa è stata teatro di violenti scontri tra il movimento No Tav e le forze dell'ordine, intervenute per sgomberare il presidio di San Giuliano. L'operazione, iniziata alle 2 e conclusasi intorno alle 5.30, ha visto la polizia fronteggiare barricate erette dagli attivisti, che hanno chiuso le strade d'accesso. La tensione è salita rapidamente quando i manifestanti hanno iniziato a lanciare sassi e bombe carta contro gli agenti, i quali hanno risposto con il lancio di gas lacrimogeni.

Secondo la denuncia del movimento No Tav, la polizia avrebbe sparato centinaia di lacrimogeni, molti dei quali ad altezza d'uomo, mettendo a rischio l'incolumità dei presenti. Le immagini diffuse da notav.info mostrano chiaramente l'intensità degli scontri, con incendi, barricate e lanci di sassi che hanno caratterizzato la notte di alta tensione in Val di Susa.

La Digos ha identificato undici persone coinvolte negli scontri, mentre la Questura ha riferito della presenza di circa 150 attivisti. Alcuni di questi, secondo le autorità, avrebbero lanciato artifizi pirotecnici e bombe carta contro la polizia, creando barricate e incendiando ammassi di legname nei pressi dello svincolo autostradale sulla SS25, causando la temporanea chiusura della viabilità.

Gli scontri di questa notte giungono a pochi giorni dalla morte del leader storico del movimento No Tav, Alberto Perino, e vedono la partecipazione di gruppi pro-Palestina, che avevano già devastato Roma sabato pomeriggio

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