Bombe carta, incendi, barricate e sassi contro la polizia al presidio No Tav: notte di alta tensione in Val di Susa

Bombe carta, incendi, barricate e sassi contro la polizia al presidio No Tav: notte di alta tensione in Val di Susa
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La Repubblica INTERNO

Notte di alta tensione in Val di Susa, nel torinese, dove la polizia ha sgomberato un presidio dei No Tav. L'operazione è iniziata alle 2 per finire intorno alle 5.30. Al loro arrivo, le forze dell'ordine hanno trovato le strade d'accesso chiuse dalle barricate innalzate dagli attivisti. Subito dopo sono iniziati i lanci di sassi e bombe carta contro la polizia, che ha risposto sparando gas lacrimogeni (La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

A pochi giorni dalla morte del loro leader storico, Alberto Perino, i No Tav sono tornati in azione. (Secolo d'Italia)

Lo scontro tra No Tav e polizia è avvenuto a San Giuliano , dove gli attivisti dell'area antagonista e No Tav, circa 150, hanno cercato di... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Tra i militanti del centro sociale torinese Askatasuna, identificati dalla digos dopo i disordini della scorsa notte durante lo sgombero del presidio No Tav di San Giuliano di Susa (Torino), ci sono alcuni antagonisti che avevano ricevuto il foglio di via da Roma in quanto individuati dagli investigatori nelle prime fila, durante gli incidenti scoppiati sabato scorso nella Capitale al corteo per la Palestina. (Il Messaggero Veneto)

Piana di Susa: la presa di possesso

Si tratta di un progetto di portata enorme, dall’estensione pari a quella di circa 80 campi da calcio. Nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 ottobre, lo storico presidio No TAV Sole e Baleno di San Giuliano, in Val Susa, è stato sgomberato dalle forze dell’ordine. (L'INDIPENDENTE)

“Questa notte sono stati sparati centinaia di lacrimogeni. Come si vede nel filmato diffuso da notav.info, nelle operazioni di sgombero sono stati effettuati diversi lanci di lacrimogeni con parabola ad altezza d’uomo. (Il Fatto Quotidiano)

Notte di battaglia sulla piana di Susa per la presa di possesso (mai espressione fu più odiosa e veritiera di questa) di quel fazzoletto di terreno che era stato acquisito anni fa da ben 1024 co-proprietari-attivisti del Movimento NoTav, e trasformato in partecipato luogo di riunione, noto come Presidio Sole e Baleno – per cui a tutti gli effetti sarebbe tuttora proprietà privata, con tanto di tendone, container ad uso cucina e WC, arredi vari a testimoniare un intenso e continuativo ‘utilizzo’ da parte di una bella fetta di popolazione. (Centro Studi Sereno Regis)