Perché il Codacons può salvare (o meno) Chiara Ferragni dal Pandoro Gate. L'analisi di Selvaggia Lucarelli
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In caso di remissione della querela della parte offesa non si può procedere. E poi c'è il fattore risarcimento. «Perché la giustizia è uguale per chi non può pagare», spiega la firma del Fatto Quotidiano Selvaggia Lucarelli torna oggi su Il Fatto Quotidiano sul cosiddetto Pandoro Gate e sulle possibili prossime mosse di Chiara Ferragni. Le indagini a carico dell’influencer si sono chiuse a ottobre. (Open)
Ne parlano anche altre testate
Nel mondo degli influencer di moda c’è un prima e un dopo Pandoro-gate. Quando un anno fa è esploso lo scandalo che ha coinvolto la Balocco e Chiara Ferragni, non è stata solo la superstar dei social media italiani a esserne colpita, anche se è la prima ad averne subito gli effetti. (la Repubblica)
Iniziativa di beneficenza, sulla cui trasparenza Selvaggia Lucarelli per prima ha espresso perplessità, scoperchiando letteralmente il “Il vaso di pandoro” per citare la stessa giudice di Ballando con le stelle. (Dissapore)
E adesso Chiara Ferragni, su cui pesa un’accusa per truffa aggravata, attende la decisione della procura di Milano, per scoprire se il caso verrà archiviato o, al contrario, l’imprenditrice digitale si troverà sul banco degli imputati in un processo. (DiLei)
Il 2024 che sta per chiudersi è stato, per il settore del marketing e della comunicazione, un anno all’insegna del dinamismo. (Italia Oggi)
Cosa ne sarà di Chiara Ferragni dopo la bufera sul pandoro? Bella domanda. Al momento, con le indagini a suo carico concluse, nulla è dato sapersi. Almeno da un punto di vista legale, visto che la sua vita sentimentale è da giorni alla mercé di tutti. (Liberoquotidiano.it)
Questa la critica che Selvaggia Lucarelli, sul Fatto quotidiano, muove a Chiara Ferragni tornando sulla vicenda giudiziaria che vede la regina degli influencer coinvolta nel cosiddetto Pandoro-gate: "La giustizia è uguale per tutti quelli che non possono pagare", scrive la giornalista sul quotidiano diretto da Marco Travaglio. (MOW)