Ucraina: 800 attacchi aerei russi in una settimana, Kiev e Kharkiv nel mirino

Ucraina: 800 attacchi aerei russi in una settimana, Kiev e Kharkiv nel mirino
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Di Euronews Agenzie: AP, EBU In un post su X, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la Russia ha usato 800 ordigni aerei su diversi obiettivi in tutta l'Ucraina solo questa settimana e ha rinnovato il suo appello perché gli vengano garantiti moderni sistemi di difesa aerea PUBBLICITÀ Sono le principali città a essere nel mirino delle offensive russe in Ucraina. Le forze di Mosca hanno concentrato i loro attacchi, domenica, danneggiando un edificio residenziale a Kiev e uccidendo almeno una persona in un attacco a un edificio postale a Kharkiv (Euronews Italiano)

La notizia riportata su altre testate

I soccorritori stanno cercando 24 ore su 24, hanno detto i servizi di emergenza statali. Sale a due civili uccisi, dunque, il bilancio del raid russo che ieri ha colpito un palazzo residenziale di nove piani nella citta' di Dnipro, nell'Ucraina centro-orientale. (Tiscali Notizie)

Durante l'attacco, sono stati danneggiati un'infrastruttura critica, un negozio e edifici residenziali nella città. Fedorov ha precisato che tra le vittime ci sono due bambini. (Panorama)

Tutti gli aggiornamenti su Repubblica Secondo il Ministero degli Interni sono rimaste ferite anche 36 persone. (la Repubblica)

Ucraina - Russia in guerra: le notizie di oggi in diretta | Zelensky: «Sette morti a Zaporizhzhia, ci serve più antiaerea»

Le autorità ucraine hanno reso noto che gli attacchi russi contro una città nella regione di Zaporizhzhia e in alcuni villaggi nel Donetsk hanno provocato finora la morte di undici persone. Il bilancio più alto a Vilniansk, nella regione di Zaporizhzhia, dove hanno perso la vita sette persone, "due dei quali erano bambini", ha dichiarato Ivan Fedorov, il governatore regionale. (Sky Tg24 )

Volodymyr Zelensky denuncia i continui bombardamenti russi e torna a chiedere all’Occidente più aiuto per la difesa aerea. (Il Fatto Quotidiano)

L'Ucraina ammette di fatto di aver voluto rafforzare le sue linee di difesa, pur respingendo le accuse di Minsk: «Non c'è alcuna provocazione, devono essersi confusi», ha affermato, Andriy Demchenko, portavoce delle Guardie di confine. (Corriere della Sera)