L’inflazione risale all’1,3%

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quoted business ECONOMIA

L’inflazione, ferma da aprile allo 0,8%, a luglio torna a salire all’1,3% in Italia. Resta comunque uno dei tassi più bassi dell’Eurozona. In Germania e Francia risale al +2,3% e in Spagna al 2,9%. Ma, tornando al nostro paese, l’aumento del livello dei prezzi al consumo (sebbene sia sceso su livelli relativamente bassi rispetto al recente passato) si tradurrà in un aumento medio della spesa delle famiglie pari a 400 euro l’anno. (quoted business)

Ne parlano anche altri giornali

Sabato 10 agosto 2024 La risalita dell’inflazione si deve in primo luogo all’accelerazione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,7%) e all’attenuarsi della flessione degli Energetici non regola- mentati (da -10,3% a -6,0%). (agenzia giornalistica opinione)

Istat, a luglio l'inflazione risale all'1,3% 09 agosto 2024 (Il Sole 24 ORE)

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – La risalita dell’inflazione si deve in primo luogo all’accelerazione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,7%) e all’attenuarsi della flessione degli Energetici non regola- mentati (da -10,3% a -6,0%). (agenzia giornalistica opinione)

Inflazione all’1,3%, per famiglie 400 euro in più l’anno

L’Istituto di statistica conferma così la stima preliminare ma rileva allo stesso tempo una leggera risalita, dovuta prevalentemente all’accelerazione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,7%) e all’attenuarsi della flessione degli energetici non regolamentati (da -10,3% a -6,0%). (Il Sole 24 ORE)

A luglio l’inflazione risale leggermente. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,4% su base mensile e dell’1,3% su base annua (da +0,8% del mese precedente), confermando la stima preliminare. (Corriere della Sera)

A luglio, l’inflazione, che era rimasta stabile allo 0,8% da aprile, è risalita all’1,3%. Sebbene sia ancora uno dei tassi più bassi dell’Eurozona, con la Germania e la Francia al +2,3% e la Spagna al 2,9%, questa crescita ha spinto le associazioni dei consumatori a lanciare un allarme: i rincari potrebbero costare alle famiglie italiane fino a 400 euro l’anno. (Daily Verona Network)