Benedetta Porcaroli e Riccardo Scamarcio: foto assieme, news, gossip 2025
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La coppia formata da Benedetta Porcaroli e Riccardo Scamarcio è una delle più riservate dello spettacolo italiano. Ad accomunare gli attori da un punto di vista professionale il fatto che entrambi, con le loro interpretazioni, hanno dimostrato di saper conquistare il pubblico. Alla lista dei ruoli portati sullo schermo dall’attrice classe 1998, se ne è da poco aggiunto un altro: quello di Concetta nell’opera Il Gattopardo. (Cosmopolitan)
Su altri giornali
Da Palazzo Comitini a Palermo a Palazzo Biscari a Catania, fino all’incantevole Ortigia a Siracusa. (Panorama)
Netflix riporta sullo schermo una delle storie più affascinanti della letteratura italiana con la nuova serie Il Gattopardo e un cast di attori straordinario. (Io Donna)
Tralasciando il fatto che siamo perfettamente d'accordo con Francesco , che ci ha giustamente detto che i classici sono classici proprio perché non sono intoccabili e possono essere letti e reinterpretati in base allo spirito del tempo, è interessante il dissing interno scaturito tra Netflix e l'account Instagram di RaiPlay, che ha pensato bene di sottolineare in un post che Il Gattopardo «originale» è solo da loro. (Vanity Fair Italia)
Benedetta Porcaroli è un'attrice italiana nata l'11 giugno 1998 a Roma. Ha ottenuto successo grazie a ruoli di spicco in film e serie televisive, ricevendo prestigiose candidature e riconoscimenti. La sua carriera si distingue per la versatilità, spaziando dal dramma alla commedia fino al thriller. (Sky Tg24 )
Che l’uscita della nuova serie adattamento de Il Gattopardo avrebbe scatenato polemiche e puntualizzazioni da parte degli amanti dell’originale romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa era ampiamente prevedibile, che anche la Rai si tuffasse nella “caciara” invece è una sorpresa delle ultime ore. (Best Movie)
Senza infierire, ma facciamoli questi paragoni, perché no? Il ricco «Gattopardo» su Netflix e in tutto il mondo, dell’inglese Tom Shankland, regista di 4 episodi su 6, combatte con tutte le sue forze «contro» il capolavoro del ‘63 di Luchino Visconti, di Tosi, Rotunno, Rota, Verdi, e di Goffredo Lombardo che ci investì oltre 3 miliardi, vinse la Palma d’oro a Cannes, commosse Scorsese che se ne ricordò nell’«Età dell’innocenza». (Corriere della Sera)