Israele attacca le basi Unifil, colpite le postazioni italiane: cosa è successo?. «Vogliono liberarsi di testimoni scomodi»

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Spari contro la missione Onu. Spari contro gli italiani che sono schierati in quel fazzoletto di Medio Oriente per garantire la pace o, quanto meno, la stabilità. «Restiamo, non ce ne andiamo, facciamo il nostro dovere, ma ora è dura». Le voci rimbalzano dal Sud del Libano, dove un migliaio di militari italiani ha un ruolo di primo piano nel contingente Unifil nella line blu, la divisione tra l’area occupata da Hezbollah e Israele (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Fra le opzioni anche misure intermedie: la sospensione della missione con il personale militare trasferito fuori area, ma pronto a rientrare se le condizioni dovessero cambiare. Il ritiro dal Libano «non è una decisione nazionale, ma internazionale. (Corriere Roma)

Il leader di Italia Viva: "Doveroso che spieghi cosa sta accadendo" (LAPRESSE)

I nostri caschi blu monitrano la situazione dalla sala operativa a della nostra base a Shama. «Sono stati colpiti mezzi e telecamere di sicurezza, ma nessun italiano è coinvolto nell'attacco. (ilmessaggero.it)

VIDEO Libano, Renzi sull'attacco a basi Unifil: "Tajani ci relazioni immediatamente"

Protesta formale dell'Italia con Israele dopo che il quartier generale e due basi italiane dell'Unifil nel sud del Libano sono state raggiunte da colpi di armi da fuoco da parte dell’esercito di Tev Aviv. (Adnkronos)

In particolare sono state prese di mira le basi italiane 1-31 e 1-32A lungo la linea di demarcazione, oltre al quartier generale di Naqura. C’è apprensione e preoccupazione per i militari italiani che fanno parte della missione Unifil in Libano che è guidata dalla Brigata Sassari dopo che tre basi sono state colpite dall’esercito israeliano . (SardiniaPost)

"Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane contro la base Unp 131 potrebbero costituire crimini di guerra e sicuramente rappresentano delle gravissime violazioni alle norme del diritto internazionale umanitario. (La Stampa)