Le vittorie dello sport e un sigaro per festeggiare. Come nasce la tradizione, da Michael Jordan a Lippi a Conceiçao

Le vittorie dello sport e un sigaro per festeggiare. Come nasce la tradizione, da Michael Jordan a Lippi a Conceiçao
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Corriere della Sera SPORT

L’esultanza di Abraham, il discorso di Ibra, la rinascita di Theo e Leao: sono tante le istantanee del Milan nel derby vinto nella notte di Riad. Ma ce n’è una che forse ancor di più rimarrà impressa nella mente e negli occhi dei tifosi milanisti: il ballo di Sergio Conceiçao con un sigaro in bocca. Iconico, come lo era già stato in passato dopo i successi con il Porto. «I giocatori a fine partita mi hanno detto subito che dovevo fumarne uno: sapevano che faccio questo rito quando vinco un titolo», il racconto emozionato dell’allenatore. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Nella sua storia il Milan ha collezionato ben 19 scudetti: 1901; 1906; 1907; 1950-1951; 1954-1955; 1956-1957; 1958-1959; 1961-1962; 1967-1968; 1978-1979 (il decimo, quello della stella); 1987-1988; 1991-1992; 1992-1993; 1993-1994; 1995-1996; 1998-1999; 2003-2004; 2010-2011; 2021-2022, l'ultimo conquistato con Stefanio Pioli in panchina. (La Gazzetta dello Sport)

Sergio Conceiçao ci ha messo meno di una settimana a conquistare il popolo rossonero: prima la vittoria in rimonta sulla Juventus, dunque la vittoria in una rimonta ancor più clamorosa sull'Inter nella finalissima di Supercoppa Italia, che finisce dritta dritta nella bacheca dei trofei del Milan (Liberoquotidiano.it)

Il precedente record apparteneva a Vincenzo Montella, che il 30 giugno 2016 firmò col Diavolo e dopo diciotto partite, il successivo 23 dicembre, vinse la Supercoppa italiana a Doha in finale contro la Juventus – fu il ventinovesimo trofeo dell’era Berlusconi – e a fine anno ottenne un lodevole sesto posto in campionato con annesso ritorno dei rossoneri in Europa (League) dopo tre anni e mezzo di astinenza. (Esquire Italia)

Sergio Conceição è stato subito un fattore

Il duro di Coimbra ha subito … RIAD – Quando funziona Rafa Leao, funziona il Milan. (la Repubblica)

È arrivato tardi o al momento giusto, dipende dai punti di vista: in teoria non aveva tempo per spostare nulla e in pratica si è ritrovato subito a mettere in mostra la mossa vincente che non è prendersi la Supercoppa, nonostante questo sia l’ottavo trofeo nazionale (campionati esclusi) dopo i sette incassati con il Porto, ma è la danza del successo. (La Stampa)

Presentata da sempre come il "biglietto da visita" del calcio italiano, la finale di Supercoppa italiana è stata effettivamente - per una volta senza retorica - un ottimo spot per la Serie A. Dopo un primo tempo piuttosto povero di contenuti tecnici ed emozioni, infatti, la partita è esplosa con il gol di Lautaro Martinez all’ultimo secondo dei primi quarantacinque minuti di gioco. (L'Ultimo Uomo)