Flop elettrico, è crisi senza fine: Nissan costretta a maxi-tagli

Flop elettrico, è crisi senza fine: Nissan costretta a maxi-tagli
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Nicola Porro ECONOMIA

La crisi dell’auto non risparmia nessuno ad eccezione della Cina. Dalla Volkswagen alla Ford, non si parla di altro che di tagli e licenziamenti. Riflettori accesi sul flop delle auto elettriche, con investimenti miliardari risultati vani a causa della scarsa domanda. Ma non è tutto. L’ultimo segnale inequivocabile arriva direttamente dal Giappone: Nissan ha infatti annunciato un drastico piano di riorganizzazione che porterà al taglio di 9 mila posti di lavoro e del 20 per cento della capacità produttiva globale. (Nicola Porro)

Su altre fonti

L’azienda giapponese ha intrapreso l’azione a livello mondiale riducendo, inoltre, la propria capacità produttiva del 20% e rispondendo a un netto calo delle vendite che ha costretto il gruppo a rivedere al ribasso le previsioni sui ricavi e sugli utili operativi per l'anno finanziario 2024. (il Giornale)

(Adnkronos) – È stato picchiato dagli altri passeggeri per aver tentato di aprire il portone d’emergenza a bordo dell’aereo con tratta Brasilia-Panama City. È successo a bordo del volo della compagnia Copa Airlines, lo scorso martedì 5 novembre. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Si allarga la crisi che ha coinvolto il mondo automotive alle prese con politiche green penalizzanti e spiazzato dalla potenza di fuoco della concorrenza cinese. Anche i giapponesi, ora, rischiano grosso. (il Giornale)

Auto al collasso? Ecco perché il caso Nissan (che ne licenzia 9.000) insegna anche all'Europa

Il gruppo giapponese ha annunciato le misure dopo la diffusione dei risultati semestrali che hanno mostrato un leggero calo dei ricavi netti consolidati, diminuiti di 79,1 miliardi di yen a 5.980 miliardi (36,1 miliardi di euro), ma con un utile operativo crollato del 90%, da 303,8 a 32,9 miliardi di yen (195 milioni di euro), con un margine operativo dello 0,5%. (OglioPoNews)

La decisione è stata motivata da un forte calo delle vendite e da una “situazione grave” dei conti, che ha spinto l'azienda a prendere misure urgenti per tornare competitiva sul mercato mondiale. (QuiFinanza)

Non solo Stellantis, ma anche Volkswagen soprattutto con Audi - che in questi giorni ha pubblicato i dati finanziari secondo cui ha perso il 91% della produzione, a causa della chiusura dello stabilimento di Bruxelles - e a catena tutte le altre. (Torino Cronaca)