OK DAL SENATO ALLA LEGGE PER ELIMINAZIONE DEL NUMERO CHIUSO ALLE FACOLTA’ DI MEDICINA
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il disegno di legge, approvato in prima lettura dal Senato, conferisce delega al governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria. Nel testo unificato sono confluiti i disegni di legge di iniziativa di forze politiche sia di maggioranza che di opposizione, oltre che una proposta legislativa dell’Assemblea regionale siciliana. (Agenda Politica)
Ne parlano anche altri giornali
L'approvazione dell'Aula con 87 voti a favore, 40 contrari e 18 astenuti Come funziona lo stop ai test di ingresso (LAPRESSE)
I voti a favore sono stati 87, i contrari 40, gli astenuti 18. Via libera dell'Aula del Senato al Ddl recante delega al governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria. (La Stampa)
Test di Medicina, verso l’addio: ok del Senato allo stop al numero chiuso e alle prove d’ingresso Di La riforma, che ricalca il testo base elaborato dalla commissione Istruzione del Senato lo scorso aprile, prevede l’iscrizione libera al primo semestre. (Orizzonte Scuola)
A seconda di quanti saranno i posti disponibili, quest'anno erano poco più di 21 mila, coloro che sono in posizione utile potranno proseguire gli studi, gli altri potranno dedicarsi a discipline simili (biologia, biotecnologie, scienze motorie, per citarne alcune). (Corriere della Sera)
Con 87 voti favorevoli, 40 contrari e 18 astensioni l'aula del Senato ha approvato il disegno di legge sull'accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia. Il testo, di iniziativa di Fratelli d'Italia, è formato da tre articoli e rivede le modalità di accesso ai corsi universitari di medicina, odontoi… (L'HuffPost)
Stop anche al numero chiuso. Esulta la ministra Bernini: «Così aboliamo il turismo universitario, riconoscendo l’impegno e lo studio senza affidarci alla casualità». (Lettera43)
