Sei mesi di truffe telefoniche: 3.500 casi di telemarketing selvaggio

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ECONOMIA

Negli ultimi sei mesi, il fenomeno del telemarketing selvaggio ha raggiunto livelli preoccupanti, con oltre 3.500 segnalazioni di truffe telefoniche inviate dai consumatori al Portale Antitruffa, gestito da ARTE in collaborazione con Codacons, Consumerismo No Profit, Assium e OIC. Le tecniche di raggiro, sempre più sofisticate, riescono a ingannare sia i sistemi informatici sia le persone che rifiutano le offerte telefoniche. Tra le pratiche più diffuse, si annoverano la violazione dei dati personali, la truffa sull'offerta commerciale e la sostituzione di persona.

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha avviato una nuova consultazione pubblica per contrastare queste frodi, introducendo nuove regole per impedire il CLI Spoofing, una pratica scorretta che prevede chiamate basate sulla manipolazione del reale numero telefonico. Questo fenomeno, che sfrutta l'insistenza del telemarketing selvaggio, è reso ancora più insidioso dall'uso dell'intelligenza artificiale, che permette ai truffatori di creare scenari sempre più credibili e ingannevoli.

Le truffe telefoniche, che spaziano dai presunti guasti a centraline e cabine elettriche alla realizzazione di falsi lavori stradali, dalla segnalazione di finti errori in bolletta alla richiesta di chiarimenti sui dati anagrafici, sono diventate sempre più ingegnose. I truffatori, fingendosi operatori di uffici inesistenti o enti nazionali, riescono a carpire informazioni sensibili e a trarre in inganno le vittime, rendendo difficile individuare e sanzionare i responsabili.

L'Agcom, con la sua stretta contro le truffe telefoniche, mira a proteggere i consumatori e a ridurre il numero di frodi, che negli ultimi sei mesi hanno raggiunto livelli allarmanti.