La lezione dei duemila licenziamenti alla Beko: la politica industriale non si fa con bonus e golden power
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La richiesta al governo di usare tutti i poteri a sua disposizione per frenare i licenziamenti alla beko, l'ex Whirpool, ed evitare la chiusura di due stabilimenti arriva da destra e sinistra. Usare il Golden Power, i poteri di cui il governo è dotato per tutelare settori e asset considerati strategici, è l'esortazione che risuona nelle dichiarazioni di Fratelli d'Italia… (L'HuffPost)
Ne parlano anche altri giornali
L’industria italiana degli elettrodomestici è alle prese con un nuovo ridimensionamento, dopo che il gruppo Beko Europe ha annunciato un piano industriale che, di fatto, in Italia, prevede la chiusura di due siti, il ridimensionamento di un terzo e di un centro di ricerca. (Il Sole 24 ORE)
La notizia è stata comunicata ieri dai vertici della multinazionale turca (nata dalla fusione di Arcelik con Whirlpool) al tavolo ministeriale a Roma per presentare il piano industriale per l’Italia. (il Resto del Carlino)
La mobilitazione è stata decisa dopo un'assemblea dei dipendenti davanti ai cancelli dello stabilimento. L'iniziativa, in difesa dei circa 300 lavoratori di Beko Europe, segue l'annuncio della chiusura dello stabilimento ex Whirlpool entro il 2025, deciso dall'azienda. (gonews)
Dalle prime ore di questa mattina centi… I dipendenti italiani di Beko, la multinazionale turca proprietaria degli ex stabilimenti Whirpool che ieri ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura di due stabilimenti produttivi e il taglio di duemila posti di lavoro, non hanno perso tempo. (La Stampa)
La mobilitazione era già iniziata alle 6 del mattino, in seguito all’annuncio della multinazionale turca della chiusura degli stabilimenti di Comunanza e Siena e del taglio di due linee della della fabbrica frigoriferi di Cassinetta. (varesenews.it)
Anche il vescovo Gianpiero Palmieri esprime sostegno e vicinanza ai lavoratori della Beko. “In questo momento di grande difficoltà e di incertezza, desidero esprimere, a nome della Chiesa locale e mio personale, profonda vicinanza a tutti voi che vivete le conseguenze della decisione annunciata dalla multinazionale”, afferma. (La Nuova Riviera)