Il voto congelato in Romania: difesa delle regole o golpe?

Il voto congelato in Romania: difesa delle regole o golpe?
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Avvenire ESTERI

La democrazia è un meccanismo delicato, da proteggere con determinazione, ma anche da maneggiare con cura. La sentenza della Corte costituzionale di Bucarest, che ha annullato il primo turno delle presidenziali a due giorni dal ballottaggio originariamente previsto per oggi, rappresenta un pronunciamento senza precedenti, il cui rilievo non può essere sottovalutato. Due sono gli importanti elementi, tra loro distinti, che spiccano nella crisi romena. (Avvenire)

La notizia riportata su altre testate

Il criterio dell’«influenza esterna» è troppo vago e si presta a usi politici impropri.La Costituzione della Repubblica di Romania del 1991, revisionata nel 2003, attribuisce alla Corte costituzionale, composta da nove giudici con mandato individuale non rinnovabile di nove anni, il compito di garan... (La Verità)

A quanto si apprende la Corte ha deciso l'annullamento "dell'intero processo elettorale per l'elezione del Presidente della Romania per garantire la correttezza e la legalità del processo elettorale". (EuropaToday)

La domenica che doveva segnare l'esito delle presidenziali romene e che è coincisa con il Giorno della Costituzione per il Paese, è stata l'occasione per le dichiarazioni fortemente critiche dei due candidati al ballottaggio, Calin Georgescu e Elena Lasconi, che dopo l'annullamento del primo turno hanno auspicato che presto i romeni possano tornare a esercitare i loro diritti. (Tiscali Notizie)

Romania, il messaggio di Georgescu alla nazione ▷ "È l'alba di un colpo di Stato ufficializzato"

Hanno così raggiunto un accordo per formare una maggioranza di governo che escluda la destra e potenzialmente sostenga un unico candidato. Così, sfruttando l’annullamento del voto per “ingerenze russe” deciso dalla Corte Costituzionale di Bucarest, le formazioni che guardano più a Bruxelles che a Mosca hanno deciso di ripresentarsi alle urne unite per evitare una nuova dispersione dei voti. (Il Fatto Quotidiano)

Cari amici lettori, la notizia della settimana sembra essere la caduta del regime siriano di Assad per l’invasione di un gruppo di “al Qaida” che, stranamente, non ha trovato resistenza. Dietro gli invasori sunniti c’è di certo la Turchia, ma strano è il commento di Biden, lieto e desideroso di processare (?) Assad. (ROMA on line)

E’ passato del tempo ma non sono più chiari i motivi dell’annullamento delle elezioni in Romania con rinvio a data da destinarsi. (Radio Radio)