Nel governo superato il livello di guardia
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Questa volta però il livello di guardia è stato quasi superato o quantomeno la diatriba tra Salvini e Tajani sul canone Rai ha rischiato di provocare danni gravi alla compagine. Sta di fatto che ieri Forza Italia ha votato insieme all’opposizione per bocciare una delle proposte-bandiera cui Salvini è più legato: la riduzione del canone. L’anno scorso il capo leghista c’è riuscito, portandolo da 90 a 70 euro, quest’anno no. (L'Eco di Bergamo)
La notizia riportata su altri media
La spaccatura della maggioranza su un emendamento che proponeva la riduzione del canone Rai attiene al braccio di ferro in corso non da oggi tra la Lega e Forza Italia su questioni tutto sommato marginali dell'agenda politica: Salvini voleva abbassare il canone come segnale di alleggerimento delle bollette; Tajani era contrario, sia per l'irrilevanza sostanziale, sia perché si dice forse non a torto la misura avrebbe penalizzato le reti Mediaset. (il Giornale)
– “Il centrodestra è stato votato dai cittadini per abbassare le tasse, non per aumentarle. Roma, 28 nov. (Agenzia askanews)
Dl Fiscale, Iezzi: "Sorprende che Forza Italia non voglia abbassare le tasse" 28 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
La slavina è partita. Non si ferma lo scontro in maggioranza partito ieri sul decreto fiscale, con Forza Italia e Lega una contro l’altra sul taglio del canone Rai. Mentre FdI prova a smorzare i toni. (la Repubblica)
La Lega, invece, si è espressa contro con tutta l’estrema destra del gruppo filo Putin e filo Trump dei Patrioti europei. Seconda: in Europa FdI e FI hanno fatto eleggere la Commissione di Ursula von der Leyen. (Corriere della Sera)
Matteo Salvini e Antonio Tajani tirano entrambi in ballo il nome di Silvio Berlusconi sulla questione del taglio del canone Rai, costata ieri più di un brivido lungo la schiena della premier Giorgia Meloni. (Italia Oggi)