UniCredit su Banco Bpm: gli effetti su private banking e asset management
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Il nuovo polo italiano del risparmio gestito potrebbe formarsi intorno alla UniCredit di Andrea Orcel. La banca che, con il suo predecessore Jean Pierre Mustier, aveva abbandonato proprio i suoi due presidi di punta nel risparmio gestito, ovvero la rete di consulenti finanziari Fineco e la fabbrica dei prodotti d’investimento Pioneer. Andrea Orcel Ora, se l’offerta pubblica di scambio volontaria da oltre 10 miliardi di euro sulla totalità delle azioni di Banco Bpm lanciata da UniCredit dovesse andare a buon fine, l’istituto guidato da Orcel acquisirebbe in Italia altri 4 milioni di clienti (arrivando dai 7 attuali a 11), vedrebbe crescere la sua quota di mercato totale del 6% e gli asset totali di oltre 200 miliardi di euro. (Citywire Italia)
Su altre testate
Quando alle sei di ieri mattina Unicredit diffonde il comunicato in cui annuncia la decisione su Banco Bpm, il governo è già al corrente della decisione. Nel tardo pomeriggio di domenica il numero uno Andrea Orcel aveva fatto due telefonate. (La Stampa)
Il lancio da parte di Unicredit dell’opa sul Banco è stata comunicata a ridosso della delibera del cda e il governo ne ha potuto solo prendere atto. (Milano Finanza)
Operazione che arriva in un momento delicato: Unicredit si sta muovendo anche per acquisire il controllo della tedesca Commerzbank e Banco Bpm è a sua volta impegnato con un’offerta pubblica di acquisto sulla società di risparmio gestito Anima holding. (Corriere della Sera)
La risposta è composita e si presta a tante valutazioni. Dalle difficoltà con Commerzbank alle logiche di mercato (Milano Finanza)
A seguito dell’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banco Bpm promossa in mattinata da Unicredit, Giancarlo Giorgetti ha ricordato l’esistenza del golden power. La mossa di Unicredit su Banco Bpm sembra aver spiazzato il Governo Meloni. (Virgilio Notizie)
L’Ops di Unicredit su Banco BPM ha scatenato le reazioni politiche di due “pesi massimi” del governo: il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e il vicepremier e leader leghista, Matteo Salvini. (il Giornale)