In Cattedrale la Messa di fine anno: «Apriamo il cuore ai giorni che verranno»

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L'Eco di Bergamo INTERNO

È stata una solenne celebrazione eucaristica di ringraziamento quella presieduta nel tardo pomeriggio dell’ultimo giorno dell’anno, martedì 31 dicembre, dal Vescovo Francesco Beschi. «Mettiamo nelle mani di Dio i giorni che abbiamo vissuto – ha detto –, e apriamo il cuore con fiducia e speranza ai giorni che verranno». Nell’omelia della Messa di ringraziamento per l’anno che si chiude, in attesa del nuovo, monsignor Beschi ha ricordato alcuni eventi vissuti durante l’anno appena concluso, tra cui l’ordinazione sacerdotale di tre giovani, il 25esimo anniversario dell’avvio della cooperazione missionaria con la Chiesa di Cuba, la beatificazione di padre Luigi Carrara e, pochi giorni fa, l’avvio a livello diocesano dell’anno giubilare. (L'Eco di Bergamo)

La notizia riportata su altre testate

“La speranza del mondo sta anche nella fraternità!”. Lo ha esclamato il Papa, nell’omelia dei primi Vespri presieduti nella basilica di San Pietro in occasione del tradizionale “Te deum” di fine anno. “Ed è bello pensare che la nostra città nei mesi scorsi è diventata un cantiere per questa finalità, con questo senso complessivo: prepararsi ad accogliere uomini e donne di tutto il mondo, cattolici e cristiani delle altre confessioni, credenti di ogni religione, cercatori di verità, di libertà, di giustizia e di pace, tutti pellegrini di speranza e di fraternità”, ha proseguito Francesco citando il motto del Giubileo, “Pellegrini di speranza”: “una di queste grandi strade di speranza su cui camminare è la fraternità: è la strada che ho proposto nell’Enciclica Fratelli tutti”. (Servizio Informazione Religiosa)

Nel giorno del Te Deum una riflessione che accomuni tutti, credenti e non credenti. Il valore di una parola che spesso è lontana dalle nostre bocche Nel momento in cui i cristiani raccolgono nel proprio intimo le cose accadute nell’anno che sta per finire e le presentano al Signore nella antica e tradizionale celebrazione del Te Deum, pensavo se si potesse redigere un testo che ci accomuni tutti, credenti e non credenti, l’avere il coraggio di dire grazie, questa parola che spesso è lontana dalle nostre bocche. (AlessioPorcu.it)

Nel messaggio per la Giornata mondiale, inviato ai capi di Stato e di governo, ai leader delle diverse religioni, ai responsabili delle organizzazioni internazionali e agli uomini di buona volontà, Papa Francesco lancia tre appelli per costruire la pace: azzerare il debito delle nazioni povere, eliminare la pena di morte, destinare all’educazione le risorse impiegate negli armamenti Mercoledì 1° gennaio, Capodanno, ricorre la solennità di Maria Madre di Dio, che coincide con la 58ª Giornata mondiale della pace, sul tema, scelto da Papa Francesco, «Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la pace»: alle 18, sempre in Cattedrale, il Vescovo Beschi presiederà una solenne concelebrazione eucaristica (animata dal Coro dell’unità pastorale di Città Alta). (L'Eco di Bergamo)

Libretto della Celebrazione: Maria Santissima Madre di Dio – Primi Vespri e Te Deum [31 dicembre 2024]

Ogni anno, il 31 dicembre, il rito si ripete anche nella capitale lombarda. «Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore», le parole del «Te Deum» («Te Deum laudamus: te Dominum confitemur»). (il Giornale)

Il Papa guarda ai mali del pianeta e incoraggia «La speranza del mondo sta nella fraternità». Questo pomeriggio, nella Basilica vaticana, il Pontefice presiede i primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, cui farà seguito il canto del tradizionale inno Te Deum di ringraziamento a conclusione dell’anno civile. (La Stampa)

Il testo riporta le preghiere, i salmi, i canti e le letture utilizzate durante la celebrazione, offrendo una dettagliata ricostruzione liturgica dell’evento. Il libretto per i primi vespri solenni di Maria Santissima Madre di Dio, celebrati da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro il 31 dicembre 2024. (Cerco il Tuo volto)