Marisa Paredes, morta a 78 anni l'attrice e musa di Almodovar. Penelope Cruz: «Ci lasci troppo presto»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
«È morta a 78 anni l'attrice Marisa Paredes. È stata presidente dell'Accademia del Cinema e ha ricevuto il Goya di onore nel 2018». Con questo messaggio postato su X l'Accademia spagnola del Cinema ha dato notizia della scomparsa di Marisa Paredes, grande interprete e musa del regista Pedro Almodovar. L'attrice è morta all'alba nell'ospedale madrileno Fondazione Jimenez Diaz, dove era giunta al pronto soccorso con il suo compagno, l'ex direttore della Filmoteca spagnola, Chema Prado, per un problema alle coronarie. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri media
E' stato come risvegliarsi in un brutto sogno, in un incubo senza fine". "E' stata una notizia totalmente inattesa. (Tiscali)
Nella sua carriera durata ben 60 anni ha recitato in moltissime pellicole ed è stata anche Presidente dell'Accademia del Cinema e Goya di onore nel 2018. Marisa Paredes è morta all'età di 78 anni. (La Gazzetta dello Sport)
Cinema spagnolo e internazionale in lutto, quest’oggi, per la notizia della scomparsa di Marisa Paredes. L’attrice spagnola è morta infatti a Madrid nella giornata di martedì 17 dicembre 2024 a causa di un attacco di cuore, stando a quanto riportato dalle fonti locali. (Best Movie)
È morta a 78 anni Marisa Paredes, attrice che ha legato profondamente la sua carriera a quella del regista Pedro Almodovar. Premiata con il Goya d’Onore e la Medaglia d’Oro alle Belle Arti, Paredes ha rappresentato il cinema spagnolo per oltre 60 anni, con diversi ruoli rimasti iconici. (Virgilio Notizie)
In un messaggio su X, l'Accademia spagnola del Cinema ha annunciato la scomparsa della grande interprete e musa del regista Pedro Almodóvar. "È morta a 78 anni l'attrice Marisa Paredes. (Sky Tg24 )
Con il regista manchero Paredes aveva iniziato a lavorare nel periodo degli anni 80, con L’indiscreto fascino del peccato (1983), la cosiddetta età d’oro del cineasta spagnolo, in cui fece esplodere e consolidare l’ironia, l’eros, la carica distruttiva dei crismi borghesi, i colori sgargianti, il barocco di situazioni e sentimenti, la rottura del tabù dell’omosessualità. (Il Sole 24 ORE)