Mastella: “Terremoto dell’Irpinia fu spartiacque drammatico della storia del Mezzogiorno”
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“Era il mio onomastico. 23 novembre 1980. Il sordo boato del peggior evento sismico che abbia colpito l’Italia negli ultimi 100 anni rimane per tutti gli uomini della mia generazione uno spartiacque tanto drammatico quanto epocale. La Storia è la Storia, diceva Helmut Kohl e la storia del Mezzogiorno è stata segnata e modificata da quell’immane tragedia. Come l’attentato alle Twin Towers l’11 settembre 2001 ha cambiato per sempre il mondo e il suo Ordine, così le scosse del 1980 sono state per la Campania, le aree interne e il Sud il giorno fatidico dopo del quale nulla è stato come prima. (NTR24)
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Nei giorni immediatamente successivi coordinò i soccorsi ed i primi aiuti, la casa comunale divenne veramente la casa di tutti, i dipendenti seguendo il suo esempio si sottoponevano a turni massacranti, oltre il lavoro d’ufficio si occupavano di gestire la distribuzione del latte, dei materassi e delle coperte nei locali de “la Prora” (attuale centro anziani), si occupavano della distribuzione dei buoni pasto fino a tarda ora. (Positanonews)
È il commento dell’assessore regionale della Basilicata alla Salute e al Pnrr, Cosimo Latronico (FdI), a 44 anni dal sisma "che colpì duramente anche i lucani». «Il 23 novembre 1980, alle 19:34, il cuore dell’Irpinia e della Basilicata tremò. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Basta interpellare i sindaci irpini per verificare che a larga parte di loro non è mai arrivata la pec di invito. Sindaci non invitati all'anniversario del terremoto, Rossi torna all'attacco "Non invitare la stragrande maggioranza degli altri comuni è stata una mancanza inaccettabile" (Ottopagine)
È una domenica come tante, in tv sul primo canale è cominciato da poco Juventus-Inter mentre la seconda rete trasmette un film per ragazzi “Il pirata Barbanera”. Proprio durante la messa in onda di un tempo del derby d'Italia finito 2 a 1 per i bianconeri, sono le 19.34, inizia un dramma che dura 90 lunghissimi secondi: la terra è sconquassata da un’onda sismica di inaudita potenza. (Corriere della Sera)
Quarantaquattro anni fa, il 23 novembre 1980, alle 19:34, la terra tremò con una violenza che lasciò un segno indelebile nella storia e nell’anima di Castellammare di Stabia. Persone, volti, storie che la città non ha mai dimenticato e che ogni anno vengono ricordate con profondo dolore. (StabiaChannel.it)