Siria, gli alawiti restano cauti sul futuro mentre in migliaia festeggiano la fine di Assad

Siria, gli alawiti restano cauti sul futuro mentre in migliaia festeggiano la fine di Assad
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Dopo la caduta di Bashar Al-Assad, l'etnia alawita a cui appartiene l'ex presidente è in ansia per il futuro sotto gli islamisti di Hts. Chiedono come la comunità internazionale una costituzione e un governo inclusivi: il reportage dalla Siria PUBBLICITÀ Mentre ogni giorno migliaia di persone festeggiano la cacciata del presidente Bashar Al-Assad nella piazza degli Omayyadi, nel centro di Damasco, molti alawiti siriani affermano che le preoccupazioni per il futuro del loro Paese li fanno rimanere cauti. (Euronews Italiano)

La notizia riportata su altre testate

Velo bianco come i guanti di lattice, gillet nero e jeans, anche ieri, Judi, avvocata 26enne, ha impugnato la scopa e ha «fatto la sua parte per rendere la Siria migliore», come dice. O, almeno, per rimuovere cartacce, foto bruciacchiate di Bashar al-Assad e bossoli dei proiettili sparati, ogni sera, dalla folla a piazza degli Omayyadi, nel cuore di Damasco, per celebrare la caduta del regime. (Avvenire)

«Prepariamoci a celebrare con una grande festa il passaggio dalla morte alla vita. La sua luce splende già alla fine del tunnel in cui siamo immersi. Questa è la mia speranza per la Siria». Le parole, incise in arabo sulla lastra grigia, sotto la foto del volto assorto di Frans von der Lugt, hanno acquistato un altro suono da due settimane. (Avvenire)

La principale e più grande è l’Amministrazione autonoma del nord-est (DAA): benché costruita a partire dal Rojava e dalla resistenza di Kobane è erroneamente identificata con “i curdi” quando è espressione di forze arabe democratiche e delle sole forze progressiste e socialiste tra i curdi (che non sono le uniche). (Il Fatto Quotidiano)

In Siria si ripete l’errore occidentale

Di Roberto Iannuzzi (Il Fatto Quotidiano)

Siria: ultimi eventi (IARI - Istituto Analisi Relazioni Internazionali)

Il copione si ripete puntualmente, con tutti i suoi errori e noi incuranti, nonostan... Con la fuga di Bashar al-Assad, si reitera lo sbaglio fatto con Saddam Hussein e Muhammar Gheddafi: esultare per il dittatore caduto. (Panorama)