Lo sfogo del sopravvissuto allo squalo: «Gianluca gridava aiuto. Ho provato a salvarlo, ma sono stato azzannato»

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Corriere della Sera INTERNO

Le nove di ieri mattina. Il papà — Peppino Fappani, l’uomo sopravvissuto all’attacco dello squalo davanti alla battigia di Marsa Alam, nel mar Rosso — chiama la figlia. Vuole rassicurarla, questa è la sua prima preoccupazione. «Cristina sto bene». Poi riassume: «Quel pescecane mi ha letteralmente azzannato e non voleva saperne di mollare la presa, mi ha tirato giù...». «Ancora spaventato», prosegue raccontandole ogni dettaglio di quel corpo a corpo, con in palio la sua vita, cominciato quando «ho sentito Gianluca gridare “aiuto! Aiuto!”. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Peppino Fappani, 69 anni odontotecnico, domani avrà il via libera da parte dei medici dell’ospedale di Porto Ghalib, dove è ricoverato per le ferite riportate dall’assalto di uno squalo tigre che ha ucciso Gianluca Di Gioia, 48 anni, diplomatico romano in stanza in Francia e in vacanza a Marsa Alam da una decina di giorni. (IL GIORNO)

La terribile morte di Gianluca Di Gioia, italiano di 48 anni attaccato da uno squalo nelle acque di Marsa Alam (Egitto), ha lasciato a dir poco sconcertati. (il Giornale)

Tra i primi a soccorrere i due italiani attaccati da uno squalo nel Mar Rosso sono stati gli addetti di un centro immersioni che erano in zona coi turisti con i gommoni, come si vede anche in un video. (Fanpage.it)

Gianluca Di Gioia ucciso da uno squalo tigre di due metri: "Attirato dai rifiuti scaricati dai pescatori"

Nelle immagini Rai le operazioni di salvataggio nelle acque al largo di Marsa Alam di Giuseppe Fappani, il 69enne che ha cercato di salvare Gianluca Di Gioia, morto in seguito all'attacco di uno squalo (la Repubblica)

Facevano il bagno «in acque profonde e al di fuori della zona di balneazione»; così il ministero dell’Ambiente egiziano, ha commentato la vacanza trasformata in tragedia avvenuta domenica mattina, tra le splendide spiagge e la barriera corallina di Marsa Alam, sul Mar Rosso - che divide l’Africa nord-orientale dalla penisola araba sud-occidentale – e che è costata la vita al 48enne Gianluca Di Gioia, romano residente in Francia, aggredito da uno squalo mentre faceva snorkeling. (Avvenire)

Dai primi elementi dell'inchiesta sulla morte del diplomatico dell'Unione europea - che si trovava a Marsa Alam per celebrare il suo compleanno insieme alla moglie e ai familiari - sarebbe emerso come l'attacco è avvenuto a una cinquantina di metri dalla riva, mentre Di Gioia stava facendo snorkeling in un tratto di mare fra i più suggestivi del Mar Rosso per la presenza di una ricca barriera corallina. (Today.it)