Mattarella: giornalisti rischiano vita per fare servizio a comunità
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Roma, 31 dic. – L’arresto di Cecilia Sala “segnala ancora una volta il valore della libera informazione. Tanti giornalisti rischiano la vita per documentare quel che accade nelle sciagurate guerre ai confini dell’Europa, in Medio Oriente e altrove. Spesso pagano a caro prezzo il servizio che rendono alla comunità”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso di fine anno. (Agenzia askanews)
Se ne è parlato anche su altri giornali
È ormai accertato che la giornalista è stata ammanettata come ritorsione per l'arresto avvenuto tre giorni prima a Malpensa dell'ingegnere svizzero-iraniano Mohammad Najafabadi Abedini, su mandato della magistratura americana. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Raineri, poi, ha raccontato: «Cecilia Sala è andata a lavorare in Iran con un visto giornalistico. Al penultimo giorno è stata arrestata dalle autorità iraniane e rinchiusa in una cella d’isolamento nella prigione di Evin, a Teheran. (Vanity Fair Italia)
altro (Fanpage.it)
Ho appreso appena tornato in Italia di essere arrivato a Teheran solo ventiquattrore dopo l’arresto di Cecilia Sala. (L'HuffPost)
Cecilia Sala è stata arrestata in Iran il 19 dicembre scorso, il giorno prima del volo di linea che doveva riportarla in Italia. La notizia di questi giorni è l’arresto, che meglio sarebbe chiamare sequestro, della giornalista Cecilia Sala. (Today.it)
Oppure il suo caso potrebbe essere collegato a quello di Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino iraniano arrestato a Malpensa. Il carcere di Evin, dove si trova Cecilia Sala «è il simbolo della repressione di ogni forma di dissenso in Iran». (Il Nord Est)