Si alza la tensione nella maggioranza. Divisioni su Rai e Flussi ma il nodo è la manovra
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«Piena condivisione di vedute». Passate poco più di dodici ore dal comunicato congiunto che raccontava la grande sintonia registrata nel vertice di maggioranza che si è tenuto domenica pomeriggio a casa di Giorgia Meloni, ieri si è fatta ineluttabilmente largo la cronaca. Che per tutta la giornata ha dipinto una coalizione di governo alle prese con tensioni più o meno sotterranee e su diversi fronti. (il Giornale)
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Restano infatti le divisioni all'interno della maggioranza. "Credo che la maggioranza sia compatta - ha spiegato a LaPresse il capogruppo del Carroccio in commissione Vigilanza Giorgio Maria Bergesio - noi non stiamo sottraendo risorse alla Rai, ma le prendiamo dalla fiscalità generale come condiviso" nella manovra 2024 "da tutto il centrodestra compatto. (Liberoquotidiano.it)
Un appello - consegnato già domenica a Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi - che però ieri è clamorosamente caduto nel vuoto. Ai suoi alleati Giorgia Meloni ha chiesto di «essere meno litigiosi». (ilmessaggero.it)
– È durata appena 24 ore la tregua nella maggioranza sulla manovra economica. Tanto che il testo del decreto fiscale torna a Palazzo Chigi e il ministero dell’Economia è costretto a rifare i conti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Sulla legge di Bilancio «il clima è ottimo», aveva detto Antonio Tajani al Corriere della Sera, ma il tema del canone Rai era destinato a spaccare la maggioranza. (Lettera43)
Braccio di ferro soprattutto tra Lega e FI sull’importo del contributo per il servizio pubblico Alle 10 di oggi è in programma il voto in Commissione Bilancio del Senato sugli emendamenti al decreto fiscale. (Primaonline)
Il vertice di domenica, a casa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, non è bastato per superare le divergenze all’interno della maggioranza sul taglio del canone Rai. (Corriere della Sera)