Morto Roberto Herlitzka, chi è la moglie Chiara Cajoli

Morto Roberto Herlitzka, chi è la moglie Chiara Cajoli
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Il mondo dello spettacolo italiano è in lutto per la scomparsa di Roberto Herlitzka, un attore di straordinario talento che ha lasciato un segno indelebile nel teatro e nel cinema. Accanto a lui, per oltre quattro decenni, c'è stata una donna di rara bellezza e profondità: Chiara Cajoli. Chi è Chiara Cajoli, la moglie di Roberto Herlitzka Roberto Herlitzka è stato un gigante del teatro e del cinema italiano, noto per le sue interpretazioni intense e carismatiche. (DiLei)

La notizia riportata su altri giornali

La sua morte arriva appena due mesi dopo quella della moglie, Chiara Cajoli, con cui ha condiviso 50 anni di vita e di amore. Il mondo dell'arte e dello spettacolo italiano è in lutto per la scomparsa di Roberto Herlitzka, un gigante del cinema e del teatro, che si è spento a 86 anni. (Torino Cronaca)

Roberto Herlitzka, celebre attore di teatro e cinema, è scomparso all’età di 86 anni. La sua carriera cinematografica conta più di sessanta film, durante i quali ha collaborato con registi di fama come Lina Wertmüller, Marco Bellocchio e Paolo Sorrentino. (Radio Deejay)

Nato a Torino il 2 ottobre 1937 da una famiglia ebrea, da piccolissimo fu costretto ad emigrare in Argentina per sfuggire alle leggi razziali. Il cinema e il teatro italiano sono in lutto per la morte a 86 anni dell'attore Roberto Herlitzka, noto al grande pubblico per la sua intensa interpretazione dello statista Aldo Moro nel film «Buongiorno, notte» di Marco Bellocchio. (La Stampa)

Herlitzka, il teatro senza esibizionismo

Ha vinto un Nastro d’argento, un David di Donatello per la interpretazione di Aldo Moro nel famoso Buongiorno, notte di Bellocchio con cui ha collaborato in molti film, oltre a premi Ubu, al premio Gassmann per il teatro (Corriere della Sera)

Nato a Torino, debutta sul grande schermo nel 1973, quando Lina Wertmùller lo sceglie per recitare in Film d’amore e d’anarchia, ovvero “stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…”. (Qui News Valdera)

Il teatro senza esibizionismo, senza protagonismo, senza narcisismo. Per molti era il numero uno proprio per quella sua capacità di stare in scena senza esserci, di ritrarsi un attimo prima degli applausi e dei riflettori. (La Stampa)