ESCLUSIVA Colace: “Berenbruch, che sinistro. Cresciuto di testa. C’è un termine per definirlo”
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Ha potuto complimentarsi con Thomas a fine partita? Ho sentito più che altro la famiglia, con lui direttamente non ho avuto contatti, è andato via da Trezzo sull'Adda che aveva solo 12 anni. Sono rimasto in contatto con il papà, e tramite lui gli ho sempre fatto i complimenti, anche al momento delle prime convocazioni nelle Nazionali giovanili e nei vari step che ha fatto. Secondo me la famiglia è quello che fa la differenza in queste situazioni: quella di Thomas, per come ho avuto modo di conoscerla quando sono stati qui alla Tritium, è sempre stata posata, educata, per bene, mai una parola fuori posto, mai una pressione sul figlio, sempre puntuali. (fcinter1908)
Se ne è parlato anche su altri giornali
LE PAROLE- «L’Inter era venuta a vederlo varie volte, c’erano altre squadre interessate a lui ma sono stati quelli che l’hanno voluto di più. In un lunga intervista al Giorno, Edgardo Cocchi, padre di Matteo, giocatore dell’Inter Primavera, ha parlato cosi del passato del giovane ragazzo: (InterNews24.com)
"La società ci ha aiutato e lo ha indirizzato in un ruolo più adatto alle sue caratteristiche - dice papà Edgardo - A Bologna l’hanno provato in tanti ruoli, si era sviluppato molto presto in altezza. (Fcinternews.it)
L’albero genealogico parla da se. Dai campi di Molinella alla Champions League con l’Inter, come nelle favole: è questo il grande salto compiuto ieri sera da Matteo Cocchi, il mancino appena diciottenne originario di Imola. (1000 Cuori Rossoblu)
Dopo i primi minuti di tensione, ha toccato i primi palloni, lo abbiamo visto sereno. L'esordio in Champions? Insieme a mia moglie Donatella, sua sorella Matilde e la fidanzata Alice eravamo allo stadio. (fcinter1908)
Una giornata speciale per un ragazzo che sta bruciando le tappe e che è un peccato non veder sbocciare da queste parti: il classe 2007 Matteo, infatti, è nato a Imola ed è cresciuto a Molinella respirando calcio fin da bambino. (Corriere della Sera)
I riflettori di San Siro adesso e il suo nome tra le stelle. "Voleva sempre venire al campo con me, – racconta papà Edgardo – appena possibile ha iniziato a giocare e dopo qualche anno è entrato nelle giovanili del Bologna. (Quotidiano Sportivo)