Zanetti: “Non lascio, e poi la Virtus ha più tifosi del Bologna”

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La Repubblica SPORT

Massimo Zanetti torna a parlare. Intervenuto a Giffoni Sport, in provincia di Salerno, l’attuale azionista di maggioranza della Virtus ha ridimensionato l’interessamento degli israeliani di cui si era parlato giorni fa, spiegando che rimarrà sino al 2026. “Le prime partite le faremo all’Unipol Arena e poi faremo il nuovo palazzetto pronto nel 2026, da dodicimila posti. Quindi fino al 2026 io rest… (La Repubblica)

La notizia riportata su altri media

"Non è vero. Io resto là e non me ne vado. VIRTUS BOLOGNA (Sport Mediaset)

La Virtus Bologna sta aspettando la risposta definitiva da Rayjon Tucker per chiudere il proprio roster ma, secondo Il Resto del Carlino di Bologna, si è preso ancora qualche giorno perché sta cercando di capire se ha qualche chance di giocare in NBA l’anno prossimo, o con un contratto garantito o con un two-way. (BasketUniverso)

«Non è vero. Io resto là e non me ne vado. I giornali hanno inventato questa roba con gli israeliani ma non è così. Intervenuto a Giffoni, il presidente della Virtus Bologna Massimo Zanetti ha rilasciato alcune dichiarazioni che, inevitabilmente, faranno discutere. (RealOlimpiaMilano)

Virtus Bologna e il cambio di proprietà, inizia la fase più calda: Carlo Gherardi accelera

Un articolo di Daniele Labanti sul Corriere di Bologna spiega le tempistiche delle operazioni. Massimo Zanetti detiene il 54.7% delle quote bianconere: se riceve un'offerta per rilevarle - da Allon o altri - avrebbe Gherardi avrebbe 20 giorni per esercitare il diritto di prelazione, scaduti i quali Zanetti avrebbe tre mesi di tempo per la cessione. (Bologna Basket)

Sono state giornate molto frenetiche in casa Virtus Bologna. La Segafredo, dopo settimane di silenzio, ha annunciato quasi tutto il roster della prossima stagione e ora sta lavorando alle ultime possibili aggiunte come quella di Rayjon Tucker. (BPD - Backdoorpodcast)

Indubbiamente la data di sabato scorso è spartiacque, l’uscita allo scoperto degli investitori israeliani e gli articoli usciti sulla stampa di quel Paese hanno messo in moto una macchina che non era certo ferma ma stava viaggiando a fari spenti lontano dai radar. (Corriere della Sera)