Ucraina: il piano di pace di Trump
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A poco più di un mese dal suo ritorno alla Casa Bianca, Donald Trump si prepara a mettere in atto un piano ambizioso per porre fine al conflitto tra Kiev e Mosca, iniziato nel febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, il tycoon intende portare Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky a un tavolo di negoziazione, con l'obiettivo di avviare trattative per la cessazione delle ostilità. Il transition team di Trump sta lavorando intensamente per raggiungere questo scopo, nonostante le pressioni su di lui affinché non permetta la capitolazione di Kiev.
Nel giugno 2014, poco dopo l'annessione della Crimea da parte della Russia, fu un'abile mossa diplomatica di Angela Merkel a rendere possibile i colloqui tra Mosca e Kiev. La cancelliera tedesca, infatti, propose a Putin un incontro bilaterale a margine delle cerimonie per lo sbarco in Normandia, creando così un'opportunità per il dialogo. Tuttavia, le prime mosse del presidente eletto Trump sembrano indicare una strategia diversa, volta a coinvolgere direttamente i leader delle due nazioni in conflitto.
Secondo diverse fonti, Trump non è così allineato con i putinisti d'Italia come molti avevano creduto. Nonostante i suoi comizi e le sue dichiarazioni pubbliche, il presidente eletto potrebbe non essere disposto a sacrificare l'Ucraina per favorire la Russia. Le prime azioni del suo transition team suggeriscono, infatti, un approccio più equilibrato e pragmatico, volto a trovare una soluzione diplomatica al conflitto.
David Thorne, ex ambasciatore americano in Italia durante l'amministrazione Obama, ha espresso scetticismo riguardo alla possibilità che Putin accetti il piano di pace di Trump. Thorne prevede che il leader russo rifiuterà le proposte del presidente eletto, mettendo alla prova la sua capacità di gestire la situazione.