Meloni sbarca a Napoli. Il duello De Luca-Manfredi nel rapporto con la premier

Venti ottobre 1990, l’ultima colata. Si spegne una delle acciaierie più grandi d’Europa, l’ex Italsider di Bagnoli. Dopo 34 anni, tra società di trasformazione, inchieste giudiziarie, piani faraonici mai realizzati, l’ex area industriale resta la più grande incompiuta di Napoli. Un pezzo di città sul mare dove campeggiano fantasmagoriche ciminiere circondate da un prato verde incuria. Stamane la premier Giorgia Meloni, per la prima volta in città da quando è al governo, firma il protocollo con il quale si destina 1 miliardo e 200 milioni di fondi di sviluppo e coesione (sui circa 6 destinati alla Campania) alla bonifica e alla riqualificazione dell’area. (Corriere della Sera)

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Meloni a Bagnoli, ecco la firma del protocollo d'intesa per la riqualificazione della zona 15 luglio 2024 In visita a Bagnoli, la Premier Meloni ha firmato con il Commissario Straordinario di Governo al Sin (sito di interesse nazionale) Bagnoli-Coroglio Manfredi il protocollo d’intesa per la riqualificazione e rigenerazione urbana della zona. (Il Sole 24 ORE)

Lo ha detto Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, intervenendo alla cerimonia di firma del protocollo d’intesa tra il governo e il commissario straordinario per Bagnoli-Coroglio, per la realizzazione degli interventi inseriti nel programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio. (La Nuova Sardegna)

Bagnoli, Meloni e Manfredi firmano accordo per la rigenerazione urbana: stanziati 1,2mld (Tutto Napoli)

Firmato il protocollo d'intesa per la realizzazione degli interventi inseriti nel programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio di Bagnoli-Coroglio, tra il governo e il commissario straordinario del governo, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. (Tiscali Notizie)

sobrietà. Diciamo che abbiamo mantenuto una coerenza rispetto a una tradizione molto diffusa da queste parti, c’è chi caccia i soldi e chi fa le cerimonie. (Il Fatto Quotidiano)

Un passo decisivo per il risanamento di un territorio troppe volte tradito dalle istituzioni. Grazie ad una solida pianificazione, realizzata considerando le esigenze e le prospettive dei cittadini e del quartiere, e ad un investimento di oltre 2 miliardi di euro nei prossimi 10 anni tra pubblici e privati, non guardiamo solo al rilancio e alla riqualificazione ambientale, ma anche alle ricadute sociali e lavorative per i residenti. (Napoli Magazine)