Sì europeo ai missili contro la Russia. Gli italiani divisi e il Pd si spacca
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Strasburgo — Aiutare l’Ucraina ancora di più. Dal punto di vista economico e anche militare. Abbracciando anche la “dottrina Biden”, ossia consentire a Kiev di utilizzare le armi europee in territorio russo. Il Parlamento europeo ieri mattina ha approvato una risoluzione per esortare i governi degli Stati membri a muoversi secondo queste direttrici. Una maggioranza piuttosto netta in cui, come sp… (la Repubblica)
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Mentre sul campo la guerra continua, mentre Vladimir Putin si fa vanto di riuscire a produrre missili per dieci volte di più della Nato, a Strasburgo il Parlamento Europeo vota un’ennesima risoluzione sull’Ucraina, che ha valore solo simbolico e di posizionamento politico dei partiti e non decisionale per gli scarsi poteri affidati all’Eurocamera e perché in politi… (L'HuffPost)
La mozione mette nero su bianco la posizione dell’assemblea in questa fase del conflitto, segnata sia dal coinvolgimento della Corea del Nord e dai test di nuovi missili balistici russi in Ucraina. (il manifesto)
Bruxelles – “Per tutto il tempo necessario” è la promessa che l’Ue ha fatto all’Ucraina. Con il coinvolgimento della Cina e della Corea del Nord, l’escalation è dietro l’angolo e l’Europarlamento, nella Plenaria di Strasburgo, ha ribadito il proprio supporto a Kiev (EuNews)
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – Maggior sostegno militare a Ucraina dopo coinvolgimento di Cina e Corea del Nord. Il coinvolgimento di Pyongyang e i test russi di nuovi missili balistici in Ucraina segnano “una nuova fase della guerra”. (agenzia giornalistica opinione)
Nella risoluzione a cui i gruppi stanno lavorando tutto questo è scomparso”. L’ultima fu approvato un testo in cui era inserita la richiesta di un’attiva partecipazione da parte dell’Europa a un’iniziativa di pace, che portasse molto presto a un summit internazionale. (Il Fatto Quotidiano)
O forse le spaccature affiorate, sia nella maggioranza, sia nelle opposizioni – e in queste perfino all’interno degli stessi gruppi – consiglieranno di tenere il dibattito sulle armi, che prima o poi dovrà riprendere anche alla Camera e al Senato, più sulle generali, per evitare troppe divisioni. (La Stampa)