Ventotene, è scontro anche al Senato
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Mica è calata la furia polemica dopo le parole trancianti della premier Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene. La rabbia, ovviamente politica, questa volta si è spostata al Senato. "Ciò che è avvenuto alla Camera sul manifesto di Ventotene da parte della presidente del consiglio è grave per la democrazia, per l'Europa, e se ne debba parlare in Aula. Credo che estrapolare dal contesto le parole di persone al confino, di eroi, sia quanto di più grave, vergognoso e disumano si sia visto negli ultimi anni, in un momento cruciale per la vita del paese”, tuona la senatrice Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva, prendendo la parola per prima in apertura di seduta dell'Aula di Palazzo Madama (Italia Oggi)
Su altri giornali
Vi spiego cosa c’è dietro le critiche di Meloni al manifesto di Ventotene (Start Magazine)
Così Giorgia Meloni a Bruxelles. Chigi Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Tiscali Notizie)
Secondo la premier il documento finale "va nella giusta direzione" in tema di competitività e neutralità tecnologica. La presidente del consiglio guarda ancora una volta con favore all'estensione a Kiev dell'articolo 5 del trattato Nato. (Liberoquotidiano.it)
Meloni non avrebbe mai detto che il passaggio del suo discorso alla Camera in cui ha citato, criticandolo, il manifesto di Ventotene, è stato una "mossa mediatica" che "ha fatto impazzire la sinistra". (Today.it)
E lo fa da Bruxelles, a margine del Consiglio europeo dove i 26 leader del blocco - fatta eccezione del premier ungherese Viktor Orban - hanno espresso "sostegno incrollabile" all'Ucraina. (Today.it)